Ultime novità della manovra, da polizze vita a bonus giovani

Ultime novità della manovra, da polizze vita a bonus giovani
19 ottobre 2017

Diventa strutturale la mini cedolare secca sugli affitti a canone concordato, arriva la dichiarazione Iva precompilata per gli autonomi e un’imposta di bollo al 2 per mille sulle polizze vita. Sono alcune delle ultime novita’ di cui si arricchisce la manovra varata dal Consiglio dei ministri, e ancora in corso di stesura, che probabilmente non sara’ trasmessa in Parlamento prima della prossima settimana. Molte ancora le misure in via di definizione, a partire dal rinvio dell’Iri, l’imposta sul reddito d’impresa al 24% per le ditte individuali e le societa’ di persone in contabilita’ ordinaria che, doveva valere dal 2017, e che potrebbe slittare di un anno. Tra le novita’ di rilievo, contenute nella bozza della legge di bilancio, la dichiarazione precompilata anche per le partite Iva e i lavoratori autonomi, basata sui datti della fatturazione elettronica. L’Agenzia delle Entrate mettera’ a disposizione le informazione necessarie per la predisposizione dei prospetti di liquidazione periodica dell’Iva e una bozza di dichiarazione annuale e di dichiarazione dei redditi, con i relativi prospetti riepilogativi dei calcoli effettuati. Inoltre fornira’ anche le bozze dei modelli F24 di versamento con gli ammontari delle imposte da versare, compensare o richiedere a rimborso.    In arrivo anche l’obbligo di fatturazione elettronica per i servizi tra privati: scattera’ dal 1 gennaio 2019 ma per i carburanti e i soggetti subappaltatori impegnati in appalti pubblici gia’ da luglio 2018. Prevista anche un’imposta di bollo del 2 per mille sulle polizze vita applicata dal 1 gennaio 2018 alle comunicazioni inviate ai clienti che hanno un contratto del Ramo1. Esclusa dal prelievo la componente per la copertura del rischio di morte o di invalidita’ permanente da qualsiasi causa derivante. Si tratta di una misura che e’ comunque ancora al vaglio.

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Nuovi dettagli sul bonus assunzioni per i giovani, ovvero gli sgravi contributi al 50% per tre anni per chi assume dal 2018 lavoratori under 29 (under 35 solo per il primo anno) con contratto di lavoro a tutele crescenti previsto dal Jobs act. Se non utilizzato per tutti e tre gli anni dalla prima assunzione, potra’ essere trasferito se il lavoratore verra’ assunto da altri datori di lavoro, indipendentemente dall’eta’ al momento della nuova assunzione. Si precisa che lo sconto del 50% dei contributi non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato e vale pero’ per la trasformazione dell’apprendistato e dei contratti a termine. C’e’ anche la norma anti-licenziamento. L’esonero contributivo spettera’, infatti, ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi. Il licenziamento del lavoratore assunto o di un lavoratore impiegato nella stessa unita’ produttiva e inquadrato con la medesima qualifica del lavoratore assunto con l’esonero, nei sei mesi successivi all’assunzione, comportera’ la revoca del bonus. Viene stabilizzato il bonus cultura per i 18enni che varra’ per il 2018 e per gli anni successivi. Chi ne beneficera’ potra’ utilizzare la carta elettronica da 500 euro, anche per l’acquisto di musica registrata, nonche’ di corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. Prevista anche una stretta sulle compensazioni: le deleghe di pagamento che contengono tali operazioni con profili di rischio potranno essere sottoposte al controllo e sospese dall’Agenzia delle Entrate fino a 30 giorni. E la nuova Agenzia per le entrate e per la riscossione si prepara a una grande asta di crediti fiscali: potra’ provvedere alla cessione pro-soluto, con procedura di evidenza pubblica da adottarsi entro fine marzo, di crediti per i quali ha attivato la procedura di incasso, relativi al 2000-2010. Il prezzo di cessione, che sara’ pagato in tre rate annuale fino al 2020, non potra’ essere inferiore a 4 miliardi 86 milioni.

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Il Fisco sara’ inoltre chiamato in causa sulla vendita di opere d’arte, oggetti di antiquariato o collezioni. Due ipotesi in campo: la prima prevede una tassazione sul reddito percepito, la seconda una modifica alle aliquote Iva applicate. La tassazione sul reddito prevede la possibilita’ di scomputare le spese alla casa d’asta, le spese di restauro e di assicurazione e custodia. E ancora. Entro il 30 settembre 2018, il ministero dello sviluppo economico provvedera’ all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il 5G sia in banda 694-790 MHz, con disponibilita’ a far data dal primo luglio 2022, sia delle 27 bande di spettro 3,6-3,8 GHz e 26,5-27,5GHz agli operatori di comunicazione elettronica a banda larga senza fili. Prorogato al 2018 il blocco degli aumenti delle aliquote dei Comuni, che pero’ avranno nuovi incentivi alle fusioni e 200 milioni per rimborsare il mancato gettito a seguito dell’introduzione della Tasi. Nuove risorse per le Province e le Citta’ metropolitane: previsto un contributo complessivo di 342 milioni di euro per il 2018, di cui 250 milioni di euro a favore delle province e 92 milioni di euro a favore delle citta’ metropolitane, di 110 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2019-2020 e di 180 milioni annui a decorrere dall’anno 2021 a favore delle province. Previsto inoltre un contributo agli investimenti per gli enti locali. E per le Regioni arriva una dote di 2,2 miliardi per la riduzione del debito, fondi grazie ai quali potranno coprire parte dei vecchi tagli.

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