In un anno +500% atti civili digitali. Bene Catania e Roma

In un anno +500% atti civili digitali. Bene Catania e Roma
1 gennaio 2015

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“La scommessa è stata vinta, non senza elementi da perfezionare, perché ci sono talvolta problemi di tenuta del sistema. Ma rivendico i meriti di questo governo di aver preso il toro per le corna: diversi miei predecessori avevano rinviato la partenza, aspettando che tutti fossero pronti, ma così non si parte mai. Noi abbiamo scelto invece una modulazione per l’entrata in vigore e a giugno il deposito telematico si estenderà anche alle Corti di appello. Potremo essere tra i pochi paesi al mondo ad avere un’integrale telematizzazione del processo civile”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando,in merito allo stato del processo civile telematico (Pct).

Secondo i dati forniti in un anno l’aumento degli atti civili digitali è stato quasi del 500%. Nel corso degli ultimi 12 mesi, in particolare, avvocati e altri professionisti hanno depositato oltre 1 milione di atti digitali (1.050.401, di cui 232.238 ricorsi per decreto ingiuntivo, 765.010 atti “endo-procedimentali” e 53.153 atti introduttivi). Il numero dei depositi dell’utenza esterna (avvocati e altri professionisti) è considerevolmente aumentato con l’obbligatorietà: fino a giugno venivano infatti ricevuti da avvocati e altri professionisti circa 50.000 atti al mese, mentre a novembre si sono superati i 120.000. Un aumento che interessa anche i depositi in regime di facoltatività: +494% rispetto a novembre 2013.

Per quanto riguarda invece i depositi dei magistrati si è passati da una media mensile di giugno di circa 110.000 atti agli oltre 220.000 provvedimenti digitali di ottobre. I magistrati hanno poi complessivamente depositato negli ultimi 12 mesi 1.464.482 atti “nativi digitali” (di cui 428.440 verbali di udienza, 249.018 decreti ingiuntivi, 133.603 sentenze). Anche per i depositi dei magistrati il dato è significativo se si rapporta il dato dei depositi di novembre con quelli dello stesso periodo del 2013: +186%. Con il processo civile telematico si conferma anche una riduzione dei tempi delle cause, già riscontrata nelle prime misurazioni effettuate a luglio. Una nuova rilevazione statistica, condotta in 5 distretti, fa emergere come la media dei giorni di emissione di un decreto ingiuntivo sia in media dimezzata rispetto all’anno precedente: Ancona -42%, Catania -51%, Milano -43%, Roma -60%, Torino -19%.

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Inoltre, secondo i rilievi e le stime della Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati relative alle sole comunicazioni telematiche, il sistema ha generato un risparmio di spesa di circa 43 milioni di euro. Aumentano anche i provvedimenti custoditi nel fascicolo telematico (circa 4 milioni gli accessi on line a oggi consentiti) il cui totale negli ultimi 12 mesi è arrivato a circa 5,7 milioni di documenti, di cui quasi il 40% è in formato nativo digitale. “Le ricadute sono di risparmi economici, di spazi, un risparmio inquantificabile per gli spostamenti, cambia l’accessibilità, la trasparenza, cambiano i tempi perchè le ricadute anche in termini di celerità del processo sono significative, anche se non c’è un automatismo. Poi c’è un tema ecologico, quanta carta e alberi in meno”, ha proseguito Orlando. “A oggi possiamo dire che è una scommessa che stiamo vincendo. Poi ci saranno i problemi della crescita e l’aumento dei depositi porterà a uno stress del sistema che dovremo monitorare costantemente, ma è un bel successo del nostro sistema giudiziario, che non è cancellato da qualche momento di empasse come un black-out che c’è stato nei giorni scorsi. Lo sportello virtuale aperto 24 su 24, anche se per qualche momento si blocca per motivi tecnici, va sempre raffrontato allo sportello reale, che ha orari d’ufficio e dove devi fare la coda. È un salto di qualità importantissimo”, ha concluso il ministro.

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I prossimi passaggi del Pct sono domani 31 dicembre quando diventano obbligatori il deposito degli atti endoprocedimentali nei tribunali in tutte le cause, anche quelle iscritte prima del 1 luglio 2014; il 31 marzo 2015 con l’entrata in vigore le iscrizioni al ruolo telematiche del pignoramento per le cause di esecuzione forzata; il 30 giugno 2015 quando anche le Corti d’appello si allineeranno all’obbligatorietà del telematico integrale per gli atti endo-procedimentali.

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