Prima il colpo agli immigrati, ora la mano alle banche. La pugnalata di Trump alla Dodd-Frank

Prima il colpo agli immigrati, ora la mano alle banche. La pugnalata di Trump alla Dodd-Frank
4 febbraio 2017

I democratici lo hanno definito come il primo regalo a Wall Street da parte dell’amministrazione di Donald Trump. Per il presidente americano, invece, l’ordine esecutivo firmato ieri rappresentano la volontà della Casa Bianca di rispettare l’impegno preso con gli elettori e iniziare il percorso di deregolamentazione. Il documento firmato da Trump apre la strada a una revisione della Dodd-Frank, la legge del 2010 voluta da Barack Obama che stabilisce regole molto restrittive per le banche d’affari di Wall Street. Trump ha sempre definito quella scelta di Obama “un disastro per l’economia”, sostenendo che rafforzare le regole e le restrizioni ha un solo risultato: rallentare la crescita. L’ordine esecutivo del presidente permette di iniziare un processo che porterà alla eliminazione dei paletti fissati dal provvedimento voluto da Obama dopo la crisi finanziaria del 2008.

LE BANCHE Allo stesso tempo Trump ha firmato anche un memorandum presidenziale che sospende l’entrata in vigore, prevista il 10 aprile, della “fiduciary rule”: una legge sulla quale l’amministrazione Obama ha lavorato per sei anni e che obbliga i broker a gestire i fondi pensionistici nell’interesse dei clienti e non per speculare. Il provvedimento, criticato da repubblicani e da alcuni dirigenti di colossi finanziari, coinvolge 3.000 miliardi di dollari di asset pensionistici in Usa. Tornando alla Dodd-Frank, il provvedimento voluto da Trump evita che “le banche debbano pagare miliardi di dollari ogni anno per i costi delle regolamentazioni”, ha detto al Wall Street Journal Gary Cohn, direttore del White House National Economic Council. Cohn è stato direttore operativo di Goldman Sachs, una delle banche d’affari coinvolte nella crisi del 2008. L’ordine esecutivo firmato permetterà al segretario al Tesoro e alle autorità che si occupano di regolamentare il settore di proporre un piano per eliminare la Dodd-Frank. È importante ricordare che se fosse confermato il segretario al Tesoro sarebbe Steven Mnuchin, come Gary Cohn un ex Goldman. Di certo il passaggio potrebbe essere rallentato dai democratici e dalle associazioni dei consumatori: se infatti i repubblicani vedono nelle regole della Dodd-Frank un freno alla crescita, per i democratici sono invece una garanzia contro lo strapotere degli istituti di credito.

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WALL STREET La senatrice liberal Elizabeth Warren è stata tra le prime a criticare il provvedimento di Trump. Certo, ha detto Warren, perché i banchieri e Wall Street hanno “stappato champagne” per festeggiare la decisione, mentre a essere fregati “sono gli americani”. Dopo essere stato letteralmente al fianco dei Ceo di Wall Street”, riferimento all’incontro avvenuto oggi alla Casa Bianca, Trump “rende più facile ai consulenti finanziari fregare voi e i vostri risparmi”, ha continuato su Twitter. Warren da sempre si è schierata contro Wall Street. “Mette due executive di Goldman Sachs a capo dello smantellamento delle regole che vi proteggono dalle frodi finanziarie”, ha concluso Warren, facendo quasi sicuramente riferimento a Gary Cohn e Steven Mnuchin. Nel corso della campagna elettorale Donald Trump ha più volte attaccato l’establishment e le banche di Wall Street per avere lasciato indietro migliaia di cittadini americani. Queste promesse, prima ancora della decisione di oggi, sono state messe in dubbio dopo che ha scelto per il suo gabinetto membri del Congresso e ex vertici di Wall Street.

TELEFONATA TRUMP-GENTILONI Intanto, è in programma per questa sera, poco dopo le 22 ora italiana, una telefonata tra il presidente americano, Donald Trump, e il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Fra i temi del colloquio ci saranno la Libia, la lotta al terrorismo e il vertice del G7 di fine maggio a Taormina, a cui l’Italia dovra’ fra l’altro decidere se invitare anche la Russia di Vladimir Putin, la cui partecipazione al G8 era stata sospesa dopo l’annessione della Crimea. Dal resort di Mar-a-Lago, in Florida, dove trascorre il weekend insieme alla moglie Melania e al figlio Barron, Trump telefonera’ anche al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al presidente ucraino, Petro Poroshenko, e al premier neozelandese, Bill English, ampliando il giro di contatti internazionali avviati lo scorso fine settimana. Quello fra Trump e Gentiloni e’ il secondo contatto ad alto livello tra i due governi: nei giorni scorsi si erano sentiti il capo del Pentagono, James Mattis, e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

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