Un francese lancia da Yalta l’idea club amici della Crimea

27 aprile 2017

Viene da un francese l’idea di fondare un club degli amici della Crimea: una specie di associazione contraria alle sanzioni decise dalla Ue per la crisi Ucraina, entrate in vigore dopo l’annessione della penisola da parte della Russia. Il luogo prescelto per lanciare l’iniziativa è palazzo Livadija: questo piccolo castello è stato prima la residenza estiva dell’ultimo zar di Russia, Nicola II, mentre nel 1945 proprio qui ebbe luogo la Conferenza di Yalta, e lo stesso palazzo divenne residenza di Franklin Delano Roosevelt e di altri membri della delegazione americana, e il suo cortile scenografia degli scatti ormai entrati nel mito con Stalin, Churchill e Roosvelt.

Oggi il palazzo è un museo, ma ben poco visitato a causa delle sanzioni, da qui il francese Jean Pierre Thomas, ex tesoriere del Partito repubblicano francese, esperto di economia vicino a Nicolas Sarkozy e indicato dalla stampa francese proprio come “il signor Russia di Sarkò”, ha lanciato la sua provocazione: “La prima missione è culturale, perché gli europei non conoscono affatto la Crimea – ha spiegato – Gli storici, gli intellettuali ricordano che la Crimea è un patrimonio mondiale e che tutti devono avere la possibilità di venire qua è vedere. E’ stato appena aperto un monumento a Roosvelt e qui siamo nel palazzo libanese, dove si è tenuto un momento molto importante della storia mondiale”. “Le sanzioni sono inutili, non servono a niente, sono contro l’economia globale”, ha concluso.

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