Un videogame per studiare e curare il morbo di Alzheimer

29 agosto 2017

Guidare una barca attraverso un canale scavato nei ghiacci, dare da mangiare al mostro del lago o lanciare un razzo di soccorso. Sono alcuni degli esercizi di abilità che si possono fare, grazie alla realtà virtuale, con “Sea hero Quest VR”, una versione in Virtual reality del noto videogame trasformata in strumento scientifico, scaricabile anche su smartphone e tablet, utile a riconoscere e combattere il morbo di Alzheimer. “I vari livelli del gioco – ha spiegato David Reynolds, direttore scientifico del centro di ricerca sull’Alzheimer di Londra – a seconda delle difficoltà e delle prove richieste, consentono di attivare diverse parti del cervello e questo ci permette di studiare meglio i malati di Alzheimer, collegando le attività dei pazienti con quello che accade nel loro cervello mentre usano il videogame”.

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Circa 3 milioni di persone giocano a Sea hero Quest in 193 paesi diversi, fornendo agli scienziati una mole enorme di dati utili a capire meglio come funziona la mente di un malato di Alzheimer. Di contro i pazienti, tenendo costantemente allenata la mente migliorano il loro strato di salute rallentando l’avanzamento della malattia. “Abbiamo mantenuto la maggior parte dell’impianto originario del gioco, trasformando i vari livelli in realtà virtuale – ha aggiunto Lauren, designer di videogiochi e responsabile di Sea Hero Quest – poi abbiamo aggiunto dei nuovi test come il labirinto di Morris. L’obiettivo è raccogliere dati utili per i ricercatori e permettere, allo stesso tempo, ai giocatori di divertirsi”. Per gli scienziati, questo gioco rappresenta un’occasione unica per mettere alla prova il cervello dei malati di Alzheimer in termini di movimenti nello spazio tridimensionale, anche se solo virtuale.

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