Un villaggio, una libreria e un tempio dedicato ai gatti

6 agosto 2018

L’8 agosto è la Giornata internazionale del gatto e sono molti i luoghi, soprattutto in Asia, che venerano questo felino, come un intero villaggio a Taiwan, con decine di gatti che hanno eletto a loro residenza Houtong, un ex villaggio di minatori divenuta una delle maggiori attrazioni turistiche nel nord dell’isola.

Incastonato in una valle a un’ora da Taipei, il villaggio si è spopolato con il declino dell’industria mineraria locale nel 1990. “Amo questo posto perché è pieno di gatti. Amo molto i gatti e qui è pieno di turisti”, dice questa turista Amy Chou. “Non sono aggressivi, si avvicinano un po’ alle persone. Sono molto fotogenici”, aggiunge. È stato un fotografo nel 2008 a scoprire questo villaggio e a renderlo famoso. A Hong Kong, esiste invece un rifugio per gatti in una libreria situata in un seminterrato. Ad accompagnare i clienti nelle loro ricerche ci sono circa 40 felini.

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Capita spesso che tra una carezza e uno spuntino, ci scappi qualche gioco: “Spero che la gente venga qui per leggere o cercare qualche libro e non per giocare con i gatti”, spiega la libraia Caroline Chan. “I gatti hanno la loro vita. Non sappiamo se meditano, pensano alla loro vita e noi li interrompiamo. Io penso che i gatti siano dei filosofi, non si sa mai a cosa pensino”. Ormai celebre su Instagram, invece, il tempio Gotokuji a Tokyo, dedicato ai gatti, con migliaia di statuine portafortuna chiamate “Manekineko”. “I gatti non vengono a portarvi la fortuna, siete voi che dovete andarli a cercare”, dice il vice responsabile del tempio, Tessai Kasukawa.

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