Unipol, confermata prescrizione per Silvio e Paolo Berlusconi. La Cassazione respinge ricorso

Unipol, confermata prescrizione per Silvio e Paolo Berlusconi. La Cassazione respinge ricorso
31 marzo 2015

È definitiva la prescrizione per Silvio e Paolo Berlusconi per la vicenda dell’intercettazione Fassino-Consorte legata al caso Unipol. Lo ha deciso la sesta sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso dei legali dei fratelli Berlusconi contro la sentenza della Corte d’appello di Milano che, il 31 marzo 2014, aveva già dichiarato la intervenuta prescrizione per la rivelazione del segreto d’ufficio. Convalidato anche il risarcimento di 80mila euro a Piero Fassino, all’epoca leader dei Ds e protagonista della telefonata pubblicata ma non depositata agli atti con la famosa frase “abbiamo una banca” insieme all’allora presidente di Unipol Giovanni Consorte. L’intercettazione telefonica venne pubblicata dal quotidiano Il Giornale. Le difese, con i loro ricorsi, chiedevano un proscioglimento nel merito. In primo grado Silvio Berlusconi era stato condannato a un anno di reclusione e il fratello Paolo a due anni e tre mesi. Anche il pg Salzano aveva stamane sollecitato il rigetto dei ricorsi.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Leggi anche:
Ultime trattative su liste Pd, domenica annuncio Schlein. I primi nomi


Commenti