Trovata prima vittima dei nuovi scavi a Pompei. Era in una posizione drammatica

29 maggio 2018

“Siamo all’incrocio tra il vicolo dei Balconi e il vicolo delle Nozze d’Argento e qui viene fuori la prima vittima dello scavo. Ce lo aspettavamo, non ce lo aspettavamo in questa posizione, dove era già stato in parte scavato nell’Ottocento e a ripetizione anche nel Novecento”: così il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, racconta del ritrovamento della prima vittima del cantiere dei nuovi scavi nella Regio V a Pompei.

Ha il torace schiacciato da un grosso blocco di pietra, il corpo sbalzato all’indietro dal potente flusso piroclastico nel tentativo disperato di fuga dalla furia eruttiva. In questa posizione drammatica emerge la prima vittima del cantiere dei nuovi scavi della Regio V a Pompei. Dalle prime osservazioni, risulta che l individuo sopravvissuto alle prime fasi dell’eruzione vulcanica, si sia avventurato in cerca di salvezza lungo il vicolo ormai invaso dalla spessa coltre di lapilli. Il corpo è stato infatti rinvenuto all’altezza del primo piano dell’edificio adiacente, ovvero al di sopra dello strato di lapilli. Un imponente blocco in pietra (forse uno stipite), trascinato con violenza dalla nube, lo ha colpito nella porzione superiore, schiacciando la parte alta del torace e il capo che, ancora non individuati, giacciono a quota più bassa rispetto agli arti inferiori, probabilmente sotto il blocco litico.

Le prime analisi eseguite dall’antropologa, durante lo scavo, identificano un uomo adulto di età superiore ai 30 anni. La presenza di lesioni a livello delle tibie segnalano un’infezione ossea, che potrebbe essere stata la causa di significative difficoltà nella deambulazione, tali da impedire all’uomo di fuggire già ai primi drammatici segnali che precedettero l eruzione stessa. I nuovi scavi della Regio V, dove è avvenuta quest’ultima straordinaria scoperta, fanno parte del cantiere di messa in sicurezza dei fronti di scavo interni alla città antica, previsto dal Grande Progetto Pompei. Le indagini archeologiche in corso stanno interessando l area del cosiddetto “Cuneo”, posta tra la casa delle Nozze d Argento e la casa di Marco Lucrezio Frontone. “Il mio mandato è iniziato con crolli a Pompei 7 giorni dopo il giuramento da ministro – twitta Dario Franceschini – e si conclude sempre a Pompei con ritrovamenti straordinari dopo 4 anni di restauri, di scavi in zone mai esplorate e con 1 milione di visitatori in più”.

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