Usa, pacchi bomba ai nemici di Trump in piena campagna elettorale. La Casa Bianca condanna i “tentati atti violenti”

25 ottobre 2018

Bombe rudimentali sono state inviate all’ex presidente Usa, Barack Obama, all’ex segretario di Stato, Hillary Clinton, e agli uffici della Cnn a New York, dando il via a una frenetica indagine per capire se ci sia un attentatore che prende di mira i tradizionali bersagli degli strali del presidente Donald Trump, a 13 giorni dalle elezioni di midterm. Il presidente, parlando a un evento alla Casa bianca, ha invitato il Paese all’unità e ha detto che “la violenza politica non ha spazio negli Usa”.

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La sua partecipazione stasera a una manifestazione elettorale in Wisconsin non è stata disdetta, secondo la Cnn. Secondo una fonte dei servizi di sicurezza, i tre ordigni sono simili a quello trovato lunedì a casa del miliardario filantropo liberale George Soros. Nessuno degli ordigni ha fatto danni a cose o persone e l’indagine, hanno detto gli investigatori, si concentra sulla possibilità che tutti gli ordigni siano stati mandati dalla stessa persona. Clinton, Obama, Soros e la Cnn sono spesso e volentieri presi di mira dai conservatori, in attacchi frequentamente guidati dal presidente Donald Trump, che spesso ha definito i grandi media “nemici del popolo” e ha un’ostilità particolare verso la CNN.

L’ordigno contenuto in un tubo di metallo inviato alla CNN era indirizzato a John Brennan, capo della Cia ai tempi dell’amministrazione Obama e feroce critico di Trump. Il presidente ha revocato le sue autorizzazioni di sicurezza in quella che molti hanno visto come una ritorsione. L’indirizzo del mittente è quello di Debbie Wasserman Schultz, deputata della Florida ed ex presidente del partito democratico, così come quello sul pacco fatto trovare nella buca delle lettere di Soros. Gli uffici della stessa Wasserman Schultz in Florida sono stati evacuati per un pacco sospetto, che è risultato un pacco di ritorno perchè inviato all’indirizzo sbagliato dell’ex ministro della Giustizia di Obama, Eric Holder. Il governatore democratico dello stato di New York, Andrew M. Cuomo, ha detto di aver ricevuto anche lui un ordigno, ma non è chiaro se sia collegato agli altri.

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Infine un centro di smistamento postale del Congresso ha scoperto un ordigno indirizzato alla deputata democratica Maxine Waters. In una nota la Casa Bianca ha condannato i “tentati atti violenti”, mentre i leader repubblicani di Camera e Senato si sono affrettati a condannare duramente gli attacchi, in un momento delicatissimo, a pochi giorni da un voto in bilico, nel quale il Gop rischia di perdere la Camera dei deputati. Il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, ha parlato di “terrorismo interno”. Hillary Clinton ha parlato di “tempi preoccupanti”. “E’un momento di grandi divisioni e dobbiamo fare di tutto per unire il Paese” ha detto.

Il primo indizio che potrebbe trattarsi di un attentatore seriale è arrivato quando il Secret Service ha rivelato di aver “intercettato due pacchetti sospetti indirizzati a due persone protette dal Secret Service”, Clinton e Obama. Poco dopo l’annuncio il Time Warner Center, un importante complesso di uffici a Midtown di Manhattan, è stato evacuato quando un ordigno simile è stato scoperto tra la posta indirizzata alla CNN. Un alto funzionario delle forze dell’ordine a New York, che ha descritto il dispositivo inviato alla CNN, ha detto che somigliava agli altri: “Lo stesso pacchetto. Lo stesso dispositivo”. L’ordigno inviato alla CNN è un tubo metallico avvolto in un nastro nero con un timer al lato del tubo e i fili visibili ad entrambe le estremità, scrive il New York Times.

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La busta è simile a quella che conteneva la bomba inviata a Soros. Il Secret Service ha spiegato che “i pacchetti sono stati identificati immediatamente durante le procedure di screening della posta ordinaria come potenziali dispositivi esplosivi e sono stati gestiti correttamente come tali. Le persone a cui erano indirizzati non hanno ricevuto i pacchi né erano a rischio di riceverli”. L’agenzia ha anche dichiarato di aver “avviato un’indagine penale completa che sfrutterà tutte le risorse disponibili federali, statali e locali per determinare la fonte dei pacchetti e identificare i responsabili”. E secondo la Cnn l’indagine è ora in mano all’Fbi, che coordina altre agenzie.

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