Io sono Valentina Nappi, Stambrini ritrova sua pornostar

Io sono Valentina Nappi, Stambrini ritrova sua pornostar
La pornostar, Valentina Nappi
24 maggio 2018

A due anni dal debutto nel cinema ‘d’autore’ con il cortometraggio ‘Queen Kong’, presentato con successo (e scandalo) al festival del nuovo cinema di Pesaro, Valentina Nappi, una delle pornostar piu’ famose d’Italia, torna a lavorare con Monica Stambrini in un nuovo film questa volta ancor piu’ esplicito sessualmente: ‘ISVN – Io sono Valentina Nappi’. Gia’ presentato, tra gli altri festival, all’ultima edizione del Viva erotica di Helsinki (con la Nappi ospite d’onore e il film salutato come “la sua performance piu’ senza paura, un incontro crudo, onesto e intimo con una donna che esprime il suo potere erotico, emotivo ed intellettuale”), ‘ISVN’ segue la pornodiva nel corso di una notte apparentemente come tante: rimasta sola in una citta’ che non e’ la sua, ospite per una notte nello studio di un artista, Valentina manda un messaggio a Lorenzo e, nell’attesa che la raggiunga, si spoglia, mette su un disco, curiosa in giro, aspetta. Quando Lorenzo arriva, deve ancora cenare. Chiacchierano mentre lui mangia il suo hamburger. Hanno opinioni diverse sulla complicita’ tra sesso e cibo. Poi finalmente si spogliano, si baciano, ridono. Si sono mancati. Sono amanti, hanno vent’anni, fanno l’amore a lungo fino ad addormentarsi.

“ISVN e’ il secondo film – spiega la regista Monica Stambrini – che faccio con Valentina Nappi. Dopo ‘Queen Kong’, un corto d’autore del progetto ‘Le Ragazze del Porno’, Valentina mi ha proposto di girare un porno-porno e io non ho saputo dire di no. Sentivo che con ‘Queen Kong’ non avevo esaurito la mia incursione nel linguaggio pornografico. Forse l’avevo solo cominciato? Per questo ‘ISVN’ non e’ propriamente un porno-porno e nemmeno un documentario, quanto piuttosto un film di ricerca dove, piu’ ancora che con ‘Queen Kong’, cerco di avvicinarmi a Valentina e al linguaggio pornografico. Con questo lavoro – aggiunge la regista – cerco di rispondere a un quesito artistico: il sesso puo’ essere narrativo? Puo’ farsi racconto? Ma ‘ISVN’ risponde anche al mio personale desiderio di guardare Valentina Nappi, figura iconica anche perche’ pornostar (non a caso Bello Figo, dopo ‘Io sono Mussolini’ e ‘Io sono Francesco Totti’ ha scritto ‘Io sono Valentina Nappi’, canzone che oltre ad essere presente nel film ne ha dato anche il titolo), e il suo approccio alla sessualita’ semplice e serio. Chi e’ Valentina Nappi veramente – si chiede ancora Monica Sambrini – al di la’ delle nostre fantasie e/o pregiudizi nei suoi confronti? Tutti lo vorremmo sapere, tutti possiamo scrutarla e entrare in lei quando vogliamo, in ogni luogo virtuale e in ogni sua parte di corpo, ma riusciremo mai veramente a coglierne ‘l’intimo’? Molto spesso nel porno il sesso non e’ intimo, in ‘ISVN’ invece si’. Questo film potrebbe essere uno di 6, ovvero il pilota di una serie ‘ISVN – Io sono Valentina Nappi'”.

Protagonista dal 2012 di oltre 400 titoli hard censiti dall’Adult Film Database, Valentina Nappi considera ‘Queen Kong’ e ‘ISVN’ “i primi passi di un progetto che mira a estendere, raffinare e potenziare il linguaggio pornografico; riportare il porno nelle sale cinematografiche; invadere col porno gli ambienti della cinematografia d’essai e della cultura d’avanguardia; contribuire alla dissoluzione dei generi e all’introduzione sempre piu’ massiccia di elementi pornografici nel cinema. Non si tratta di punti d’arrivo – aggiunge la diva dell’hard – ma di punti di partenza, spunti creativi che si spera ispirino idee fresche che anticipino e catalizzino trasformazioni progressive nella societa’”.

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