Vasto incendio nel nuorese, chiusa la statale 131

29 luglio 2019

Il Nuorese brucia ancora. L’incendio di Siniscola, che ha lambito la statale 131 dcn bloccata tra Nuoro e Olbia per buona parte della notte, e’ in fase di contenimento ma non ancora del tutto spento. Sin dalle prime luci dell’alba sul posto hanno operato due Canadair e tre elicotteri della flotta regionale antincendi. I mezzi aerei, pero’, sono stati costretti a ritirarsi dopo qualche ora a causa delle condizioni proibitive del forte vento di maestrale che continua a soffiare in maniera pronunciata.

Sul posto hanno operato tutta la notte 25 squadre a terra tra Corpo Forestale, Agenzia Forestas e volontari e sette squadre dei vigili del fuoco. Nella notte sono state evacuate 15 famiglie nella frazione di Murtas Artas e alcuni capannoni agricoli sono stai interessati dalle fiamme. Secondo una prima stima dei danni sarebbe gia’ andato in fumo qualche centinaio di ettari di macchia mediterranea. Alla Prefettura di Nuoro e’ stato allestito il Centro coordinamento soccorsi (Ccs) presieduto dalla Prefetta di Nuoro Anna Aida Bruzzese in coordinamento con il sindaco Gianluigi Farris.

L’incendio, intanto, sta provocando un nuovo disastro ambientale e a livello economico sta mettendo in ginocchio diverse aziende agricole con decine di animali morti, pascoli, strutture, fienili, trattori e altre attrezzature trasformate in cenere dalle alte fiamme. Come denuncia la Coldiretti, tra le colture coinvolte anche la ‘pompia’, l’agrume raro tipico di questa zona, sulla costa nord orientale della Sardegna. “Sono i primi e provvisori dati che stiamo raccogliendo dalle aziende agricole – commenta il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis -. Gli allevatori hanno messo a repentaglio la propria incolumita’ per mettere in salvo il bestiame ma nulla si e’ potuto contro la violenza di questo rogo che ha devastato, colture, provviste e tutto cio’ che ha trovato davanti. Un’ennesima pesante perdita per le aziende agricole che, nonostante il pronto intervento delle squadre antincendio, si ritrovano impotenti davanti alla perdite del proprio lavoro”, conclude la Coldiretti.

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