Vecino replica a Shaarawy, Inter-Roma 1-1

Vecino replica a Shaarawy, Inter-Roma 1-1
21 gennaio 2018

Pari e patta, lo spareggio Champions tra Inter e Roma si conclude senza vinti ne’ vincitori al termine di una partita che Di Francesco ha condotto per larghi tratti, specie dopo il regalo di Santon che ha spianato la strada alla rete di El Shaarawy (31′); a meta’ ripresa inversione di tendenza, gli ingressi di Bruno Peres e Juan Jesus hanno fatto arretrare il baricentro ai giallorossi favorendo la spinta nerazzurra, andata a bersaglio – dopo una serie di grandi parate di Alisson – all’86’ con Vecino, gia’ a segno un girone fa. L’Inter aggancia la Lazio a quota 43 e tiene tre punti sotto la Roma: entrambe le capitoline saranno di scena mercoledi’ con i rispettivi recuperi che daranno lo specchio fedele della classifica. Il primo tiro porta la firma di Perisic, facile per Alisson che vede sfilare alto un destro dalla distanza di Candreva. Si mette in mostra anche Handanovic, in uscita spericolata (di testa) sull’imbucata di Dzeko per El Shaarawy, schierato a destra da Di Francesco in un tridente inedito (Perotti e’ out cosi’ come De Rossi e Gonalons, ) completato a sinistra da Nainggolan. Al 17′, su un’azione viziata in avvio da un fallo di Gagliardini su Kolarov, Perisic sovrasta di testa Florenzi (bello l’assist di Cancelo) e manca di un soffio la rete dell’1-0. Spinge l’Inter, Alisson ci mette una bella pezza ancora su Perisic, poi Borja Valero si fa rimpallare la conclusione da Manolas. Risponde la Roma: da Kolarov a Gerson, assist per Pellegrini che dal limite manca il bersaglio grosso.

Leggi anche:
Tonali torna nella bufera, accusato di scommesse anche in Premier League

Manca poco pero’ al vantaggio della Roma: sul rinvio di Alisson, Santon sbaglia l’appoggio arretrato di testa e innesca la volata di El Shaarawy, glaciale e delizioso il tocco del Faraone sull’uscita di Handanovic. San Siro ammutolito, l’Inter perde fiducia anche se serve una grande uscita bassa di Alisson per sbarrare la strada a Icardi (43′). Brozovic per Gagliardini la mossa di Spalletti per cercare di scuotere un’Inter sottoritmo e troppo imprecisa, specie in uscita. Un cross di Perisic deviato da Florenzi non inganna Alisson, cosi’ come il destro da fuori di Candreva, sostituito poco dopo da Eder, subito pericoloso sul lancio di Miranda: il portiere brasiliano c’e’ sempre. Cresce l’Inter, la Roma comincia a pagare la fatica di un pressing a tutto campo e il passaggio alla difesa a 5 (dentro Peres e Juan Jesus per Gerson ed El Shaarawy): prodigioso (e fortunato) Alisson a deviare la girata di Icardi sul palo. San Siro ora ci crede, ma il colpo di testa di Eder e’ impreciso mentre Alisson compie un altro prodigio, ancora su Icardi. Meriterebbe adesso il pari l’Inter, e l’1-1 arriva all’86’: Brozovic pennella al centro, Vecino si inserisce e firma il secondo gol stagionale. Il primo lo aveva realizzato proprio all’andata con la Roma. Spinta dall’entusiasmo, l’Inter cerca il clamoroso ribaltone ma non va al di la’ di un destro fuori misura di Eder. Finisce 1-1, fotografia corretta di un match dai due volti.

DI FRANCESCO

“Abbiamo fatto un’ottima gara per 65-70 minuti, poi la squadra stava calando ma non avevo grandi cambi da poter fare in mezzo al campo. Poi ci sono stati i crampi di El Shaarawy e Gerson che hanno influito sui cambi tattici”. E’ questa l’analisi dell’1-1 di ‘San Siro’, ai microfoni di Premium Sport, da parte del tecnico della Roma Eusebio Di Francesco. “Nel finale ci siamo messi a cinque dietro – ha continuato – perche’ avevo solo questo tipo di giocatori a disposizione per fare un cambio e ho deciso di mettere un terzo centrale (Juan Jesus, ndr) per avere piu’ solidita’. In panchina avevo due difensori, due terzini, due attaccanti e dei ragazzi della Primavera. Al limite potevo entrare io a centrocampo che ero bravino… Non avevo giocatori che potevano giocare in mezzo e ho alzato Florenzi. In questo momento le soluzioni sono queste e ho optato per queste. Ma anche con queste difficolta’ dovevamo essere piu’ bravi ad accorciare in avanti e non ci siamo riusciti come avevamo fatto nella prima parte di gara quando abbiamo avuto il dominio del gioco”. Sulla possibile cessione di Dzeko: “E’ al centro del progetto di questa Roma? Si’, se no non l’avrei fatto giocare. E’ un giocatore importante per noi ma se volete parlare di mercato non dovete chiedere a me. Fino a quando i giocatori sono a disposizione li faccio giocare. Il mercato non lo faccio io anche se ovviamente alcune scelte sono condivise. Edin e’ un giocatore molto importante, infatti e’ sempre partito titolare con me”.

Leggi anche:
Tonali torna nella bufera, accusato di scommesse anche in Premier League

Poi Di Francesco e’ tornato sul calo fatale della Roma nel finale di partita: “L’errore che abbiamo fatto dopo la prima ora e’ stato non accorciare piu’ in avanti, come in occasione del gol subito: un giocatore doveva accorciare su Brozovic al momento del cross e non l’abbiamo fatto. Strootman centrale di centrocampo? Molto bene. Mi e’ piaciuto come ha interprato questo ruolo. Nainggolan? Non dovrebbe esserci l’eventualita’ che vada all’estero. E’ rimasto fuori per i motivi che conoscete ma stasera mi ha soddisfatto. Magari in certe situazioni dovrebbe essere piu’ incisivo ma ha fatto bene, e’ un ottimo giocatore. C’e’ un po’ di rammarico per il pari – ha concluso Di Francesco – perche’ siamo venuti qua con un po’ di problematiche ma volevamo vincere. In altre gare avremmo meritato di piu’ e abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Tocchera’ anche a noi”. A Sky Sport Di Francesco si e’ soffermato ancora sul mercato pur ammettendo di “non avere molta voglia di parlarne. Roma vive molto queste situazioni. Spero che gennaio finisca presto. Ci sono delle scelte dinanzi alle quali un tecnico non puo’ niente”. E sulla partita di Nainggolan ha spiegato che stasera ha giocato in una posizione un po’ diversa: “Ultimamente abbiamo fatto pochi gol e volevo ‘libelarlo’, metterlo quasi in posizione di trequarti in fase di possesso palla. Di conseguenza Gerson faceva un po’ il trequartista e un po’ la mezzala a seconda di come si sviluppava il gioco”.

SPALLETTI

“Noi siamo l’Inter, si deve avere il coraggio di arrivare in fondo contro squadre di questo livello: Lazio, Napoli, squadre formate da carattere, forza fisica e mentalita’, non si puo’ avere timore. Noi dobbiamo far accadere le cose, non c’e’ il pulmino che ci porta laggiu’, dobbiamo fare la strada passo dopo passo. Chi ha timore, chi sbaglia e chiede scusa si deve far da parte”. Luciano Spalletti parla cosi’ al termine di Inter-Roma, match pareggiato nel finale da Vecino dopo che un errore di Santon aveva spianato la strada a El Shaarawy. “Non deve chiedere scusa a nessuno, quando si fa i discorsi comodi sul divano e’ facile, quando c’e’ da fare metri con El Shaarawy e’ piu’ complicato. A chi deve chiedere scusa Davide? Difendo il ragazzo, e’ sano e corretto, si allena nella maniera giusta, e’ un discorso che puo’ succedere andare a interpretare il pallone in un modo o in un altro – sottolinea il tecnico nerazzurro ai microfoni di Premium Sport -. Gli altri devono sentirsi tirati dentro, nessuno gli ha dato una mano. Non deve chiedere scusa a nessuno, se lo fa con me non lo faccio piu’ giocare”. La Roma per larghi tratti ha giocato meglio: “Settanta minuti pero’ e’ un po’ esagerato…Handanovic non ha fatto le parate che ha fatto Alisson, qualcosa abbiamo fatto anche noi, ma sbagliavamo troppo nella costruzione. Se non fai girar palla in velocita’ ti vengono addosso forte – ricorda Spalletti -. Se non ci riesce dentro la partita vuol dire che il segno dell’autostima e della testa solida viene un po’ a mancare. Ci dobbiamo basare su quella che e’ la nostra forza e le nostre giocate, chi siamo lo dobbiamo far vedere. Nel primo tempo abbiamo messo troppe palle morbide, perse sulla costruzione facile; nel secondo tempo si e’ aggiustata un po’ la situazione e c’era da doversi prendere qualche responsabilita’ in piu’. Si sono viste delle giocate in piu'”.

Leggi anche:
Tonali torna nella bufera, accusato di scommesse anche in Premier League

Meglio l’Inter con Brozovic che con Gagliardini. “Siete bravi a giocare a briscola con le figurine dei giocatori…Con Brozovic in campo e Borja in basso quando ripartono Nainggolan ed El Shaarawy hai un certo filtro, con Gagliardini hai altra forza. Brozovic le sue partite le ha giocate, quando mi fa vedere che e’ piu’ bravo degli altri lo faccio giocare. Io non ho parenti. Sono tutti molto amici ma scelgo la formazione che mi fa vedere meglio durante la settimana. Abbiamo dimostrato di avere un equilibrio sottile. La palla va giocata, senno’ diventa piu’ difficile”. Spalletti fa i complimenti ad Alisson a Sky dove aggiunge che “abbiamo quasi meritato di vincerla, ce l’eravamo costruita questa reazione, quando i ragazzi si sono liberati della tensione che a volte manifestano e che io non riesco a capire. In alcuni momenti si fanno le cose timidamente. Questa squadra sta facendo quello che deve fare. Non abbiamo un carattere cosi’ forte, troppe volte ci viene di avere un atteggiamento di scoramento, togliamo una certa applicazione per il timore di non farcela. Questa squadra ha dei valori e lo ha fatto vedere”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti