Vendite a buon mercato su noto sito di annunci, sei persone indagate per truffa

Vendite a buon mercato su noto sito di annunci, sei persone indagate per truffa
2 dicembre 2017

Truffavano utenti della rete desiderosi di fare acquisti a buon mercato. Si tratta di sei persone, fra cui 4 calabresi, denunciate dalla Polizia di Modica (Rg). Gli indagati, attraverso false inserzioni su un noto sito di annunci, sottraevano soldi alle vittime. In un caso un giovane di 29 anni, attratto dalla vendita di un telefono cellulare, dopo una serie di trattative via email e per telefono si e’ lasciato convincere ad effettuare una ricarica Postepay dell’importo di 150 euro. L’ignaro acquirente ha pagato quindi il prezzo pattuito, senza mai ricevere il telefono acquistato, perdendo poi ogni contatto con il venditore che non rispondeva piu’ alle sue telefonate. Con il passare dei giorni la vittima ha realizzato di essere stata truffata, determinandosi a presentarsi in Commissariato per denunciare quanto era accaduto. Le indagini hanno consentito di individuare l’autore di questa frode in un crotonese di 19 anni, che e’ stato denunciato per il reato di truffa. In un secondo caso a cadere nella rete di un truffatore e’ stato un giovane di venticinque anni allettato dalla vendita online dell’ultima versione della Playstation ad un prezzo di 210 euro. Anche questa volta, dopo vari contatti con il venditore, era stato concordato l’immediato pagamento tramite ricarica.

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Una volta ricevuto il pagamento il venditore si e’ reso irreperibile non rispondendo alle numerose mail e telefonate dell’ignara vittima, che non ricevendo l’oggetto acquistato ha sporto denuncia negli uffici di Polizia di Modica. Solo in seguito alle indagini avviate sulla scorta dei dati forniti dalla vittima, gli agenti del Commissariato di Modica sono risaliti all’identita’ del falso venditore. Si tratta anche questa volta di un crotonese di 33 anni che e’ stato denunciato per truffa. Non si esclude che i due crotonesi possano essere complici di una medesima attivita’. A cadere nella rete dei truffatori online e’ stato anche un giovanissimo modicano di 16 anni che aveva acquistato una playstation 4 su un noto sito di vendite online. Anche in questo caso numerosi sono stati i contatti con il venditore il quale, dopo aver ricevuto dal giovane la somma di 150 euro tramite ricarica Postepay, per rassicurarlo dell’avvenuta spedizione gli aveva inviato tramite whatsApp la foto di una di una ricevuta postale fittizia. A cadere nella rete dei truffatori online e’ stato anche un giovanissimo modicano di 16 anni che aveva acquistato una playstation 4 su un noto sito di vendite online. Anche in questo caso numerosi sono stati i contatti con il venditore il quale, dopo aver ricevuto dal giovane la somma di 150 euro tramite ricarica Postepay, per rassicurarlo dell’avvenuta spedizione gli aveva inviato tramite whatsApp la foto di una di una ricevuta postale fittizia. La consolle acquistata non e’ mai arrivata a casa del giovane compratore, al quale anche in questo caso non e’ rimasto altro da fare che presentarsi in compagnia del padre negli uffici di Polizia di via Del Campo Sportivo e denunciare la truffa patita.

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Le indagini della Polizia hanno portato ad individuare gli autori della truffa in una giovane coppia di Cosenza. In altri due casi, due persone avevano messo in vendita sul sito online un trattore ed una micro car, mai realmente posseduti, traendo dalla vendita fittizia il profitto di alcune migliaia di euro pagate nel primo caso tramite bonifico bancario e nell’altro tramite vaglia postale. Anche gli autori di queste truffe, entrambi residenti nel sud Italia, sono stati identificati e denunciati all’autorita’ giudiziaria. Un’altra denuncia collegata al fenomeno del phishing e’ stata sporta presso gli uffici del Commissariato di Modica da parte di una giovane caduta nella trappola di alcuni malintenzionati. In questo caso alla giovane era pervenuta una mail fittizia recante il logo “Carta Si”, che la invitava all’aggiornamento dei dati della sua carta di credito, inducendola a fornire informazioni personali, finanziari e codici di accesso. Acquisiti i dati necessari gli autori della truffa hanno eseguito all’estero due transazioni dell’importo di oltre 1.000 euro. In questo caso le indagini della Polizia hanno consentito di accertare che le operazioni di prelievo erano state eseguite all’estero.

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