Ventura esonerato, Tavecchio rimane in sella. Lunedì nome Ancellotti sul tavolo Figc

Ventura esonerato, Tavecchio rimane in sella. Lunedì nome Ancellotti sul tavolo Figc
Il commissario della Figc, Carlo Tavecchio
15 novembre 2017

Giampiero Ventura non è più il tecnico dell’Italia. Carlo Tavecchio, invece, rimane attaccato alla poltrona di presidente della Figc. “Oggi ho parlato con Ventura e ho comunicato l’esonero, da oggi non è più l’allenatore dell’Italia – annuncia Tavecchio -. Abbiamo pensato anche ad allenatori più importanti e adesso vedremo di concludere”. Carlo Tavecchio, al termine della riunione in Figc, in seguito alla mancata qualificazione ai Mondiali di Russia, ha comunicato pure le sue non dimissioni ma che porterà le sue proposte nel prossimo Consiglio Federale. “Ho convocato Consiglio Federale per lunedì dove esporrò il programma con delle proposte tecnico-tattiche e con collegamenti con le diverse leghe. Proporrò le mie idee al voto del Consiglio” conclude Tavecchio. Anche Gabriele Gravina ribadisce che Tavecchio “ha solo comunicato la sua indisponibilità a rassegnare le dimissioni e si è parlato dell’esonero di Ventura”. “Queste cose – aggiunge il presidente della Serie C – le può decidere solo il Consiglio federale e Tavecchio chiederà la fiducia proponendo nuove linee guida per il futuro”. Come è noto, Giovanni Malagò, non condivide il tirare dritto del presidente della Figc. “Tavecchio resta e Ventura l’unico a pagare? Ho letto questo e prendo atto – dice il presidente del Coni -. Ho sempre detto con grande franchezza che il Coni non ha gli estremi per procedere ad un commissariamento per i motivi tecnici di cui abbiamo parlato. Adesso vediamo, c’è un Consiglio federale…è la vita”. La questione approda anche in parlamento. Arturo Scotto, deputato di Mdp, presenta una interrogazione urgente al ministro dello Sport Luca Lotti per chiedere tra l’altro se “non si ritenga opportuno valutare, per quanto di competenza, un avvicendamento al vertice della Federazione italiana giuoco calcio”.

Dunque, si lavora sul dopo Ventura. In pole position rimane ancora Carlo Ancelotti. Tuttavia, la strada che porta al tecnico emiliano alla panchina azzurra non è di quelle in discesa. La certezza è che, fallita la strada del ‘normalizzatore’ poco abituato ai riflettori, nella scelta del nome giusto per l’anno zero la Federazione tenterà in ogni modo di accalappiare un big. Lo ribadisce Tavecchio, rimasto in sella nonostante la burrasca che spira verso i piani alti di via Allegri nel dopo-San Siro: “Valutiamo allenatori importanti”. Un nome di peso, dal curriculum forte, dotato della necessaria autorità per gestire le inevitabili pressioni e di un pedigree tale da consegnargli la fiducia incondizionata dello spogliatoio. E magari a vincere, perché no. Tutti indizi che portano all’identikit di Carletto Ancelotti. Che, caso vuole, è attualmente a spasso dopo la fine dell’esperienza con il Bayern Monaco. E’ lui il candidato numero uno per prendere le redini della Nazionale: forse l’unico. Al contrario di quanto avvenuto con l’investitura di Ventura, il nome di Ancelotti accenderebbe gli entusiasmi. Un personaggio della sua levatura sarebbe la risposta che il popolo italico pretende dai vertici federali dopo lo choc del mancato Mondiale. Ancelotti ha esperienza, è ammirato per il suo stile difficilmente sopra le righe ed al contrario del suo predecessore si è messo alla guida delle più importanti fuoriserie continentali facendo spesso e volentieri razzia di trofei. Nel suo curriculum, guarda un po’, manca proprio la Nazionale. Un obiettivo mai accantonato, semplicemente spostato sempre un po’ più in là perché, non è un mistero, Carletto ha ancora voglia di vita quotidiana di campo.

Messa in archivio l’avventura in Bundesliga, il mister di Reggiolo ha messo nel mirino il ritorno in Premier League: si sussurra dell’interesse di Chelsea, nella sempre più realistica ipotesi che Conte lasci, e dell’Arsenal che gli consegnerebbe la corona di Arsene Wenger. In Italia i tifosi rossoneri sognano il ritorno a casa di Ancelotti, mentre da tempo risuona il canto delle danarose sirene tentatrici d’Oriente. I primi sondaggi, stando alle indiscrezioni, avviati dalla Federazione sarebbero positivi. Certo, si parla di semplici contatti e nulla più. Ancelotti, che ha ottimi rapporti con il presidente del Coni Malagò, potrebbe accettare solo se gli sarà presentato un progetto serio e davvero convincente, portato avanti con personalità ed idee nuove. In questo senso un coinvolgimento di Paolo Maldini potrebbe giocare a favore. Dettaglio non proprio secondario, nel caso di fumata bianca andrà trovata una soluzione per coprire l’ingaggio che ovviamente non sarà quello di Ventura: la cifra ipotizzabile è 4 milioni, e per questo si tenterà un’operazione alla Conte, con il coinvolgimento di top sponsor. Il nome dell’ex allenatore di Juve, Milan, Chelsea, Real e Psg verrà ufficialmente proposto nel Consiglio federale di lunedì. Se sarà l’inizio di una trattativa vera e propria, lo scopriremo solo vivendo. Se Ancelotti, che curiosamente potrebbe esordire a Wembley nell’amichevole con l’Inghilterra di marzo, deciderà di non colorarsi di azzurro, si passerà alle alternative: Mancini, Ranieri, Allegri. Nella speranza che, ai loro occhi, il richiamo di una Nazionale ‘retrocessa’ sia ancora forte.

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