Via i vertici di Riscossione Sicilia. Musumeci, palude da bonificare

Via i vertici di Riscossione Sicilia. Musumeci, palude da bonificare
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci
15 giugno 2018

Si dimettono i vertici di Riscossione Sicilia, la societa’ controllata dalla Regione. Il governatore Nello Musumeci ha ricevuto i componenti del consiglio di amministrazione, Domenico Achille, Michelangelo Patane’ e Graziella Germano, che hanno rappresentato la gravissima situazione economica e amministrativa nella quale versa la Spa. In modo particolare, e’ stato evidenziato il vastissimo contenzioso per centinaia di milioni di euro; le inevase richieste dei dipendenti, che a loro volta hanno comportato oltre cinquecento azioni legali; il pesante clima che si respira all’interno dell’azienda; gli incombenti adempimenti in vista dell’attuazione del processo organizzativo stabilito lo scorso anno dall’Assemblea regionale siciliana.

Condizioni che hanno fatto maturare nei tre amministratori la decisione di rassegnare le dimissioni. Al termine dell’incontro, il presidente della Regione ha riunito la Giunta che ha deciso di affidare rapidamente a un nuovo consiglio di amministrazione la prosecuzione del processo previsto dalla legge, ferma restando la tutela di tutti i livelli occupazionali. “Peraltro – ha precisato Musumeci – Riscossione Sicilia non e’ la sola societa’ a destare preoccupazione: sono numerose in Sicilia quelle vigilate che sopravvivono in spregio alle piu’ elementari regole di buona amministrazione, ragione per la quale nella legge finanziaria di recente approvazione abbiamo inserito la norma che prevede la sostituzione degli amministratori inadempienti sull’approvazione dei bilanci. Non si puo’ far finta di non vedere questa vasta palude da bonificare. Tolleranza zero dal nostro governo nei confronti di furbetti e spregiudicati”.

Leggi anche:
Europee, Calenda: difficile fare lista con Cuffaro Mastella e Cesaro

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti