Video e foto in chat, perquisizioni e denunce per pedopornografia

Video e foto in chat, perquisizioni e denunce per pedopornografia
1 agosto 2020

Si scambiavano video e immagini pedopornografiche in chat, utilizzando soprattutto il canale Telegram, anche a pagamento. È quanto emerge dalla delicata operazione della Polizia Postale “Summer No Like”, al termine della quale 9 persone sono state denunciate per i reati di divulgazione, cessione, detenzione di materiale pedopornografico e per istigazione a delinquere aggravata.

Tutto parte dall’analisi sul cellulare di una persona perquisita per fatti analoghi su cui sono state rinvenute chat, immagini e video a carattere pedopornografico, riguardanti anche bambini in tenerissima età. La Polizia Postale di Firenze ha così identificato altri soggetti che si scambiavano immagini e video pedopornografici; le perquisizioni – coordinate dal Centro protezione dei minori del Servizio Polizia Postale di Roma – sono state eseguite in Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sicilia.

Le persone – di età compresa tra i 19 e i 55 anni – erano attivissime nell’entrare in possesso di immagini e video pedopornografici sempre più cruente con neonati, bambini e adolescenti. Tra i commenti “che video hai?”, “… avranno 12 anni, la più piccola ne ha 5 tipo…”, “Manda tutti i video pedo che hai”. Sequestrati decine di telefonini e computer e dall’analisi di un telefonino è emersa la presenza di canali Telegram dove si pagava 15 euro per essere ammessi.

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