A Vienna il Museo della Contraccezione e dell’Aborto

29 luglio 2017

Il giro per il mondo c’è un museo o una mostra proprio per tutto, e anche uno dei momenti più intimi e per altri versi dolorosi per una donna ha trovato la sua rassegna. A Vienna ha compiuto dieci anni il museo dedicato alla contraccezione e all’aborto che si trova all’interno di una ex clinica per abortire ed è strutturato in due stanze, l’una dedicata alla contraccezione, l’altra all’interruzione di gravidanza.

Vi sono raccolti alcuni ferri del mestiere e la strumentazione un tempo utilizzata per praticare in maniera illegale aborti al limite dell’omicidio. Una carrellata anche di tutte le “credenze” e “follie diffuse all’inizio del novecento a proposito di contraccezione. “Il museo non promuove in nessun modo l’aborto, ma vuole sottolineare e ricordare quanto possa essere terribile la vita delle donne, in assenza di metodi sicuri di contraccezione e di aborto” spiega Bianca Buger guida del museo. Il controllo della natalità è stato un problema sentito dalle donne e dagli uomini fin dall’antichità, basti pensare che nel museo di Vienna si possono vedere i primi tentativi di costruire preservativi con viscere di animali o diaframmi con sterco di coccodrillo. La scienza fortunatamente ha fatto passi da gigante.

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