Vince il keniota Kamworor. Grande esordio per l’azzurra Dossena

Vince il keniota Kamworor. Grande esordio per l’azzurra Dossena
6 novembre 2017

Successo keniota in campo maschile alla Maratona di New York: ha vinto allo sprint Geoffrey Kipsang Kamworor, coprendo la distanza in 2 ore 10 minuti e 53 secondi, precedendo di tre secondi il connazionale Wilson Kipsang. In ritardo di 40 secondi e’ quindi arrivato l’etiope Lelisa Desisa. Per quanto si tratti del suo primo successo in maratona, Kamworor non e’ uno sconosciuto tra gli addetti ai lavori: due anni fa chiuse al secondo posto nella stessa New York e vanta inoltre due titoli mondiali nel cross-country e uno nella mezza maratona. La gara e’ stata corsa tra imponenti misure di sicyrezza dopo l’attentato di cinque giorni fa nella Grande Mela ad opera di un uzbeko 29enne che si e’ proclamato affiliato all’Is e che con un furgone ha imboccato una pista ciclabile a Manhattan travolgendo e uccidendo 8 persone e ferendone numerose altre. Sul fronte femminile, dopo 40 anni, una statunitense vince la maratona di New York. Lo speciale primato va a Shalane Flanagan, 36 anni, che ha coperto la distanza di 42,195 km in 2 ore 26 minuti 53 secondi.

Ha battuto la keniota Mary Keitany, che era caccia del quarto successo nella Grande Mela ed ha chiuso al secondo posto con un ritardo di un minuto e 1 secondo; terza piazza per l’etiope Mamitu Daska, a un minuito e 15 secondi dalla vincitrice. L’ultimo successo statunitense al femminile risale al 1977 con Miki Gorman in 1977. Ottimo piazzamento per l’italiana Sara Dossena, giunta sesta in 2 ore 29 minuti e 39 secondi. Grande esordio, dunque, per Sara Dossena, La quasi 33enne lombarda (il compleanno lo compie il prossimo 21 novembre) centra cosi’ il secondo crono italiano stagionale sulla distanza dopo il 2h28:34 di Catherine Bertone a Francoforte e fa meglio del 2h29:58 di Anna Incerti a Milano. La svolta della gara di oggi si e’ avuta intorno al 35^ km, quando Keitany, Flanagan e Daska hanno allungato sul gruppo delle migliori. Poi e’ stata la statunitense a tirare e lasciarsi dietro le altre due. La gara e’ stata corsa tra imponenti misure di sicurezza dopo l’attentato di cinque giorni fa su una pista ciclabile ad opera di un uomo di origine uzbeka che con un furgone ha travolto e ucciso 8 persone e ferite diverse altre.

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