“Se vinciamo sì alle Olimpiadi a Roma”, ecco quando Di Maio rassicurava gli elettori

“Se vinciamo sì alle Olimpiadi a Roma”, ecco quando Di Maio rassicurava gli elettori
11 settembre 2016

di Antonio Angeli


Luigi Di Maio non è sempre stato contrario ai giochi olimpici di Roma (come andava dicendo sgolandosi l’altra sera a Nettuno), anzi, il vicepresidente della Camera aveva promesso di sostenere (lui e il partito) le Olimpiadi nella Capitale se il MoVimento Cinque Stelle avesse vinto la corsa al Campidoglio. La domanda di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, il 14 dicembre 2015, fu semplice e precisa: “Il MoVimento Cinque Stelle sostiene la candidatura per le Olimpiadi 2024?” La risposta fu altrettanto semplice e chiara: “Sosterremo la candidatura alle Olimpiadi se vinceremo a Roma. Se invece dobbiamo affidare la gestione delle Olimpiadi a chi, solo gestendo i campi rom, ha creato mafia capitale, allora no, preferiamo prima restituire i servizi essenziali alla città. Speriamo di vincere e di essere i migliori alleati delle Olimpiadi per fare un ottimo lavoro”. Ebbene, la corsa al Campidoglio il MoVimento 5 Stelle l’ha vinta: ma lo scenario non è stato quello descritto da quel Luigi di Maio, sereno, rilassato, in abito blu e cravatta turchese apparso ospite di Lilli Gruber lo scorso dicembre. Un altro Luigi di Maio, in camicia e jeans, scalmanato in piazza, ha gridato alla platea: “No alle Olimpiadi a Roma”.

E ancora: “Chi vuole le colate di cemento se ne deve andare. Ed è per questo che non accetteremo la logica delle Olimpiadi. Perché è una logica compensativa”. Il no alle Olimpiadi era stato ribadito nella stessa serata a Nettuno da Alessandro Di Battista. E il segnale chiaro sul disimpegno dell’amministrazione capitolina nei confronti della corsa alle Olimpiadi del 2024 era emerso già a inizio agosto dopo la decisione di non mandare a Rio nessuna delegazione comunale e, prima ancora, con l’assenza di qualunque cenno ai giochi olimpici nelle linee programmatiche della Raggi. Una decisione in linea con quanto già annunciato nella campagna elettorale della sindaca grillina, che ha più volte ribadito che “Roma ha altre priorità”. Sul tema delle Olimpiadi anche la posizione di Virginia Raggi è comunque stata ondivaga: all’interno del MoVimento si è parlato di un referendum per decidere se farle o no, comunque non c’è mai stato un comunicato ufficiale del sindaco che annunciasse la rinuncia alla candidatura. Ci sono stati invece una serie di contatti con il presidente del Coni per giungere a una decisione condivisa. Poi la piazza di Nettuno ha dato la notizia del “no” grillino. Ma questa è una posizione in contrasto con con quella di meno di un anno fa.

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