Visite in carcere a Cuffaro, 28 a giudizio per falso. Coinvolti politici e giornalisti

Visite in carcere a Cuffaro, 28 a giudizio per falso. Coinvolti politici e giornalisti
28 giugno 2017

Il Gup del Tribunale di Roma Livio Sabatini ha rinviato a giudizio 28 persone, accusate di falso per avere consentito l’accesso o per essere entrate nel carcere di Rebibbia, senza averne titolo, a far visita all’ormai ex detenuto Toto’ Cuffaro. Fra coloro che da ottobre saranno processati dal giudice monocratico della Capitale ci sono, fra gli altri, alcuni esponenti politici siciliani, che, in quanto parlamentari all’epoca dei fatti (2011), potevano legittimamente “ispezionare” i penitenziari e incontrare l’ex presidente della Regione Sicilia, che scontava sette anni per favoreggiamento aggravato dall’agevolazione della mafia e per rivelazione di segreti delle indagini: i deputati e i senatori, pero’, non potevano portare con loro persone che non fossero propri collaboratori, come invece avrebbero attestato, pur di consentire loro di parlare con Cuffaro. Vanno a giudizio cosi’, tra gli altri, l’ex ministro Calogero Mannino, gia’ assolto dall’accusa di concorso esterno e (in primo grado) nella vicenda della Trattativa, l’esponente dem Mirello Crisafulli, l’ex di Forza Italia Pino Firrarello, il deputato regionale Pippo Gianni, dell’Udc, l’ex presidente della Provincia di Enna Cataldo Salerno (Pd), Pippo Scalia (An, poi Pdl e Fli) e i centristi Sebastiano Sanzarello e Nunzio Cappadona.

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Accolta la richiesta del pm Barbara Zuin, che nei giorni scorsi aveva ottenuto invece l’archiviazione delle posizioni di altri politici siciliani, nei cui confronti le accuse non erano state ritenute provate: si tratta dell’ex sottosegretario Simona Vicari (Ap), di Antonello Antinoro, Nino Dina e Saverio Romano (Udc-Pid all’epoca dei fatti), e del socialista Salvo Fleres. Fra i coinvolti anche Renato Farina, il giornalista ed ex agente dei Servizi col nome di Betulla, ex deputato nazionale del Pdl, gia’ condannato (ma ancora sub judice) per un fatto analogo, le visite in carcere a Lele Mora in compagnia di un amico dello stesso manager dello spettacolo. Per farlo entrare, Farina avrebbe dichiarato che si trattava di un proprio assistente-collaboratore, cosa risultata falsa, secondo l’accusa. La stessa cosa avrebbe fatto per Cuffaro. Oltre a Mannino, Firrarello, Gianni, Scalia, Sanzarello, Cappadona, Salerno e Farina, saranno processati anche Anna Bonfrisco, Filippo Maria Antonio Bucalo, Antonio Buonfiglio, Giuseppe Castania, Maria Giuseppa Castiglione, Stefano Ciccardini, Salvatore Cuffaro (classe 1955: e’ cugino omonimo dell’ex presidente), Giuseppe Di Carlo, Francesco Di Chiara, Alessandro Di Paolo, Davide Durante, Cosimo Izzo, Gaetano Mancuso, Antonio Marino, Salvatore Rinaldi, Giuseppe Ruvolo, Antonina Saitta, Calogero Gian Maria Sparma e Attilio Tripodi.

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