Voto 18enni per Senato, martedì al via iter in commissione Camera

Voto 18enni per Senato, martedì al via iter in commissione Camera
11 maggio 2019

Sono 4 milioni i giovani esclusi dal voto per l’elezione del Senato, e i 5 stelle puntano a riformare la Carta in tempi brevi per eliminare il limite di eta’ di 25 anni, attualmente previsto dalla Costituzione. Il tema, del resto, e’ stato al centro anche di un duro dibattito tra maggioranza e opposizioni – Pd in particolare – durante l’esame della riforma che riduce il numero dei parlamentari, con i pentastellati intenzionati a affrontare il tema in una proposta ad hoc. E ora, da martedi’ prossimo, partira’ l’iter in commissione Affari costituzionali della Camera: Saranno Valentina Corneli (M5s) e Stefano Ceccanti (Pd) i relatori della proposta di legge costituzionale – a prima firma del presidente della commissione Giuseppe Brescia – che consente anche ai giovani over 18 di votare al Senato.

La proposta consentira’ a piu’ di 4 milioni di giovani under 25 di votare al Senato. Di questi, 3,7 milioni risiedono in Italia e circa 400mila all’estero. “Una straordinaria operazione di inclusione democratica dei piu’ giovani da fare tutti insieme, come dimostra la mia scelta di aver nominato due relatori, uno di maggioranza e uno di opposizione”, commenta il presidente Brescia. Durante il dibattito sulla riduzione del numero dei parlamentari approvata ieri, le opposizioni avevano presentato un emendamento sul tema, inammissibile secondo il perimetro della proposta di legge. La relatrice Macina ha aperto alla possibilita’ di discutere questa semplice modifica della Costituzione in un provvedimento a parte e dunque il presidente Brescia ha depositato un testo lunedi’ 5 maggio e lo ha calendarizzato durante l’ufficio di presidenza svoltosi il giorno seguente. “Sono d’accordo col collega Ceccanti: questa norma poteva avere un senso quando la maggior eta’ si raggiungeva a 21 anni e dunque aveva un impatto negativo piu’ ridotto. Oggi 4 milioni di giovani sono tagliati incomprensibilmente fuori. Mi auguro un percorso rapido. Non e’ una proposta prevista dal contratto della maggioranza, ma non per questo non dobbiamo trovare una soluzione. Faremmo un torto a 4 milioni di giovani”, conclude Brescia.

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