Voto in E. Romagna: ago bilancia o desistenza? M5s decide venerdì

Voto in E. Romagna: ago bilancia o desistenza? M5s decide venerdì
Luigi Di Maio
12 novembre 2019

Appuntamento per venerdi’, giornata cruciale per il Movimento 5 stelle in Emilia-Romagna. La riunione che si doveva tenere dopodomani e’ stata rinviata alla fine della settimana per gli impegni di Luigi Di Maio: obiettivo sciogliere la riserva sulle regionali del 26 gennaio. La scelta e’ tra correre da soli, come vorrebbero i consiglieri regionali uscenti e come emerso dalle assemblee consultate in queste due settimane che hanno seguito il primo incontro, e non presentarsi proprio alla consultazione che vede schierati, finora, il governatore dem uscente, Stefano Bonaccini, la sfidante leghista Lucia Borgonzoni, sostenuta da tutto il centrodestra, e Paolo Lugli, consigliere di Sinistra Civica a Finale Emilia. L’incontro con Di Maio si terra’ a Roma ed e’ prevista la partecipazione dei quattro consiglieri emiliano-romagnoli e i parlamentari eletti in regione. L’ultimo incontro, avvenuto circa due settimane fa, spiegano fonti del M5s emiliano-romagnolo, si era concluso con la promessa di prendere una decisione definitiva al termine di una ricognizione sui territori.

“Non si era neanche avanzata l’ipotesi di ‘desistenza’ – si sostiene -. Dopodiche’ sono arrivate come ‘picconate’ le dichiarazioni di Max Bugani che ha rilasciato una serie di interviste in cui si e’ dichiarato a favore dell’ipotesi di non presentare la lista”. “Quella di Bugani e’ una posizione isolata, circoscritta al gruppo dei bolognesi, e neanche unanime tra loro, che temiamo sia condivisa anche dai vertici del Movimento – si lamenta -. Ma assolutamente non in linea con quella ‘ascoltata’ sui territori, nelle assemblee, dove tutti ci chiedono di correre da soli. Se davvero fosse condivisa da Di Maio e, nell’incontro ci chiedesse di non presentarci in Emilia-Romagna, forse per lui sarebbe una ‘grana’ in meno, un risultato deludente alle regionali in meno da dover digerire”. Ma, se si decidesse per l’ipotesi ‘desistenza’ – secondo i 5 stelle emiliano-romagnoli – non e’ affatto detto che si finirebbe per favorire Bonaccini. “In quel caso scatterebbe il ‘tana libera tutti’, ogni esponente si sentirebbe legittimato a fare quello che vuole, si arriverebbe certamente alla fuoriuscita di qualcuno con l’ipotesi di andare a nutrire le liste civiche che stanno nascendo, e non per forza a sostegno del candidato del Pd. Il nostro bacino di voti era al 27% alle politiche del 2018, e’ sceso alle 12% delle europee e ora e’ dato intorno al 7-8%. Saremmo l’ago della bilancia. E’ una grande occasione persa”.

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