Voto locale in Gb, valanga Tory. Tracollo Labour, Ukip cancellato. May più forte

Voto locale in Gb, valanga Tory. Tracollo Labour, Ukip cancellato. May più forte
Il primo ministro britannico, Theresa May
6 maggio 2017

Ottimi auspici per la premier britannica Theresa May dal voto locale di ieri in vista delle elezioni politiche dell’8 giugno, convocate in anticipo per ottenere un mandato forte a negoziare la Brexit. In base ai risultati di 82 consigli locali sugli 88 in palio il partito conservatore sfonda e mette a segno il miglior risultato da almeno un decennio ai danni dei laburisti, che segnano un netto arretramento e perdono alcune delle loro roccaforti, e dell’Ukip, in partito eurofobo e anti-immigrati che quasi scompare dalle sedi delle amministrazioni locali. Deludono i liberaldemocratici, che falliscono il loro obiettivo di raccogliere il voto europeista e anti-Brexit. I Tory hanno realizzato “il miglior risultato nel voto locale da almeno un decennio, forse da 25 anni” ha detto alla Bbc il professore di scienze politiche all’università di Strathclyde John Curtice. Nonostante il quasi-plebiscito per il suo partito la premier ha invitato a non perdere tempo in compiacimenti prima del voto politico dell’8 giugno e dell’avvio del negoziato per il divorzio dall’Unione europea. “E’ incoraggiante che abbiamo ottenuto sostegno in tutto il Regno unito ma non dò nulla per scontato, perchè la posta in gioco è troppo alta” ha detto May. “Non conta ci vince o perde le elezioni locali, conta proseguire la lotta per il miglior accordo sulla Brexit. Nonostante l’evidente volontà del popolo britannico, abbiamo burocrati a Bruxelles che mettono in dubbio la nostra determinazione ad avere il giusto accordo. Proseguirò i miei sforzi per avere il vostro sostegno” ha concluso.

TONFO UK INDEPENDENCE PARTY

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La decisione di May di indire elezioni anticipate e la Brexit erano nelle menti degli elettori quando sono andati a votare ieri per il rinnovo di oltre 5.000 seggi di amministratori locali. Alla vigilia del voto la premier ha attaccato duramente Bruxelles, al punto che il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk ha invitato a “non lasciare sfuggire al controllo le emozioni” prima dell’avvio dei negoziati. Ma la scelta di May, che ha accusato la Ue di interferenze nel voto di giugno, ha evidentemente pagato. Con 82 su 88 consigli attribuiti, i conservatori hanno ottenuto 1.776 seggi, con una guadagno netto di 510. Il Labour si è aggiudicato 954 seggi, con una perdita netta di 290, mentre il piccolo partito europeista lib-dem, che sperava in una crescita prima del voto di giugno, ha perso invece 32 seggi a 388. I nazionalisti scozzesi dello Scottish National Party (SNP) prendono 359 seggi, più 11. Clamoroso tonfo dell’euroscettico Uk Independence Party, trionfatore al referendum di giugno sulla Brexit, che ha ottenuto un solo seggio, perdendone ben 109, “vittima del suo stesso successo” secondo il suo leader Paul Nuttall. Nuttall, che il mese prossimo spera di ottenere un seggio a Westminster, ha giustificato i guai del suo partito con la svolta anti-europea dei conservatori. “Se il prezzo del divorzio della Gran Bretagna dalla Ue è un’avanzata dei Tory che hanno raccolto la nostra causa patriottica, allora è un prezzo che l’Ukip è pronto a pagare” ha detto.

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ELETTO IL  BATTERISTA DEI BLUR DAVE ROWNTREE 

Duro colpo per i laburisti a Glasgow, dove hanno perso il controllo del consiglio comunale nelle loro mani da 40 anni. Vittorie di consolazione per il partito guidato da Jeremy Corbyn a Manchester e Liverpool, due delle sei aree metropolitane che per la prima volta hanno eletto un sindaco. John McDonnell, braccio destro del leader laburista, ha detto che i risultati del suo partito non sono stati “la catastrofe che ci si aspettava”. Eric Kaufmann, professore di scienze politiche alla University of London, dice che la linea dura di May sulla Brexit sembra pagare, con un riallineamento del voto verso il suo partito. “i conservatori sono riuscita ad attrarre persone che hanno votato per il Leave (dalla Ue al referendum), conservando chi ha votato per il Remain” ha detto all’Afp. Segnalando “l’emorragia di voti verso i conservatori” dell’ ukip, Kaufmann osserva che l’incapacità del liberaldemocratici di catturare chi ha votato Remain è “una grossa sorpresa” e una “delusione” per il partito centrista. Intanto la Scozia, dove i nazionalista agitano lo spettro di un secondo referendum “il voto unionista sembra coagularsi attorno ai Tories a scapito del Labour”.  La Bbc ha elaborato una proiezione del voto su base nazionale, una stima del possibile andamento del voto locale se alle urne fosse andato tutto il Paese. In base alla proiezione i conservatori sono al 38%, i laburisti al 27%, i liberaldemocratici al 18% e l’Ukip al 5%. Un seggio del Northumberland, nel nordest dell’Inghilterra, ha dovuto essere assegnato con il metodo della paglia più lunga a seguito di un pareggio. Il batterista del gruppo pop dei Blur Dave Rowntree è stato eletto nel consiglio della contea di Norfolk in rappresentanza dei laburisti, mentre in Scozia il Rubbish Party, contro i rifiuti per strada, ha ottenuto un seggio.

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