Freccero, Renzi epura direttori tg per sì a referendum: “Nemmeno Berlusconi è arrivato a tanto”

Freccero, Renzi epura direttori tg per sì a referendum: “Nemmeno Berlusconi è arrivato a tanto”
29 luglio 2016

di Maurizio Balistreri

Più politica che intrattenimento e informazione. In Rai, attualmente c’è di tutto e di più. “La situazione sta precipitando, è un momento complicatissimo, tra breve vedrò gli altri consiglieri, decideremo cosa fare… Stanno per varare le nomine nei tg. E lo stanno facendo senza consultare il cda. Sono nomine di interni Rai, ma su cui è chiaro che c`è un accordo molto forte con il governo. Orfeo sarà confermato al Tg1, Ida Colucci diventerà direttore del Tg2 e Antonio Di Bella per il 3 dove dovevano fare fuori la Berlinguer”. Inarrestabile il consigliere di amministrazione Rai Carlo Freccero. Perché rimuovere Bianca Berlinguer? “È una questione che riguarda il referendum costituzionale. La Berlinguer per loro avrebbe schierato il Tg della terza rete sul no. Invece in questo modo avranno tre tg tutti schierati sul sì. Mi sembra grave, gravissimo, che ancora una volta le nomine siano state decise tra Campo Dall`Orto e Palazzo Chigi, senza consultare il cda. A noi ufficialmente non è stato detto nulla!” osserva Freccero che si dice pronto a un`azione “eclatante” contro questo modo di agire. Freccero sottolinea anche che si tratta “di un fatto senza precedenti: un attentato alla tv. Nemmeno Berlusconi è arrivato a tanto. Non esagero: nemmeno Berlusconi”. “Per la prima volta – racconta Freccero – ho chiamato il centralino della Camera per essere messo in contatto immediatamente con Roberto Fico, il presidente della Commissione di vigilanza. E non l`ho contattato per una conversazione privata: ho chiesto che la mia telefonata venisse messa a verbale. Ho informato Fico che la situazione sta assumendo contorni molto gravi. Che ritengo queste nomine completamente fuori luogo. Anzi: che le trovo scandalose. L`ho invitato a riunire immediatamente la commissione. Lui mi ha ringraziato e ne ha preso atto”.

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Intanto, la minoranza del Pd chiede ai vertici Rai di non procedere ora al rinnovo estivo delle direzione di Tg1, Tg2 e Tg3. “Stanno insistentemente girando indiscrezioni su imminenti nuove nomine alle direzioni dei tre TG Rai. Sarebbe un blitz agostano francamente inaccettabile in assenza di un piano sull’informazione chiaro e condiviso”, scrivono in una nota i senatori Federico Fornaro, Miguel Gotor e Claudio Martini, esponenti della commissione di Vigilanza sulla Rai. “Fatte in questo modo – sottolineano i bersaniani della Vigilanza- darebbero poi l’impressione, in particolare per il Tg3, di voler unicamente ridurre l’autonomia giornalistica in una fase in cui, invece, vi sarebbe assoluto bisogno di pluralismo culturale e politico. Ci si fermi prima di scrivere una brutta pagina della storia della Rai”. A dar manforte a Freccero la capogruppo di Sinistra Italiana Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto. “Quello che sta accadendo in Rai è di una gravità inaudita – denuncia: la scelta, che sembra imminente, di nominare i nuovi direttori dei Tg preparando in questo modo il terreno alla campagna elettorale referendaria a favore della Riforma conferma, ancora una volta, l’idea di democrazia e di servizio pubblico che ha Matteo Renzi e il suo governo”. “Anziché imporre alla Rai, e in primis al dg Campo dell’Orto, di adeguare gli stipendi al tetto di legge – dice ancora la capogruppo Si- Renzi si occupa solo di quello che gli interessa veramente: procedere ad eventuali epurazioni di quei direttori non allineati con il fronte del Sì al referendum. Ne è emblema il direttore del Tg3 Bianca Berlinguer e la sua redazione, da tempo sotto attacco. Il Presidente del Consiglio farebbe bene a riallineare gli stipendi della Rai e non l’informazione che viene da quella Azienda. Sono d’accordo con Freccero che – ha concluso De Petris – ad un livello così basso non si era arrivati neanche con Silvio Berlusconi”.

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