Clinton in un limbo, Fbi controllerà e-mail per settimane. Si parla di informazioni top secret

Clinton in un limbo, Fbi controllerà e-mail per settimane. Si parla di informazioni top secret
31 ottobre 2016

L’Fbi ha ottenuto il mandato per leggere le e-mail private di Huma Abedin, l’assistente più fidata della candidata democratica alle presidenziali statunitensi, Hillary Clinton, contenute nel computer di Anthony Weiner, il marito da cui si è recentemente separata. L’Fbi, quindi, dovrà controllare circa 650.000 e-mail, tra cui potrebbero esserci informazioni top secret che Clinton potrebbe aver condiviso con Abedin usando il suo server di posta elettronica privato, un caso su cui l’Fbi ha a lungo indagato e per cui aveva deciso, mesi fa, di non chiedere l’incriminazione di Clinton, chiudendo il caso. Le indagini sui messaggi a sfondo sessuale inviati a una quindicenne da Weiner – già rovinato politicamente dal suo vizio di scrivere messaggi a sfondo sessuale a donne e ragazze – hanno fatto scoprire agli investigatori, all’inizio di ottobre, migliaia di e-mail potenzialmente collegate all’inchiesta su Clinton, visto che sono state inviate o ricevute dal server privato dell’ex segretario di Stato. Le e-mail potrebbero essere state cancellate dal server privato di Clinton, ma gli investigatori non sono potuti intervenire prima perché avevano il mandato per verificare solo il contenuto dei messaggi relativi all’indagine su Weiner; per questo, l’Fbi ha poi deciso di riaprire l’indagine sulle e-mail della candidata democratica.

Visto l’elevato numero di documenti da controllare, potrebbero essere necessarie diverse settimane per verificare il contenuto delle e-mail, lasciando Clinton e i suoi elettori in un limbo, quando ormai mancano otto giorni all’Election Day, in cui si deciderà il 45esimo presidente degli Stati Uniti; questo significa anche che Clinton potrebbe essere incriminata una volta entrata alla Casa Bianca. La candidata democratica ha già dato segnali di cedimento nei sondaggi, nonostante non sia ancora possibile rilevare gli effetti della decisione dell’Fbi sull’elettorato. Nell’ultima rilevazione di Abc News e Washington Post, il suo vantaggio è sceso da dodici a un punto percentuale contro il rivale repubblicano, Donald Trump. Molti amici e consiglieri avrebbero, secondo i media americani, consigliato a Clinton di prendere le distanze da Abedin, il cui futuro a questo punto è incerto. Ieri, Clinton ha ostentato sicurezza durante un comizio in Florida, in cui si è notata l’assenza della sua principale consigliera. Abedin ha detto sotto giuramento, in tribunale, di non aver mai cancellato alcuna e-mail dai suoi account di posta elettronica, ma se da questa indagine emergesse il contrario, la consigliera di Clinton potrebbe essere condannata fino a cinque anni di carcere. Oltre 30.000 e-mail di Clinton sono state cancellate perché definite “private”. Molti vertici del dipartimento di Giustizia hanno parlato a diversi media americani, sottolineando che il comportamento del direttore del Federal Bureau, James Comey, non è coerente con le loro politiche e con prassi già consolidate soprattutto in campagna elettorale. Gli stessi funzionari hanno sottolineato che il direttore dell’Fbi ha agito “indipendentemente e contro il parere dei vertici” dello stesso dipartimento, secondo cui, a pochi giorni dalle elezioni, non si annunciano indagini che possono avere un potenziale effetto politico.

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