Anche Moody’s ha messo in guardia la Gran Bretagna: se dovesse perdere l’accesso al mercato unico europeo il suo rating Aa1 è a rischio. Il monito è contenuto in una analisi che non modifica le valutazioni sull’affidabilità creditizia, su cui pende la prospettiva negativa, ma che spiega quale sia il principale fattore che potrebbe determinare un declassamento.
“Se il risultato dei negoziati con l’Ue fosse una perdita di accesso al mercato unico abbasseremmo la valutazione sul debito sovrano”, afferma nello studio Kathrin Muehlbronner, analista dell’agenzia. Restare fuori dal mercato unico avrebbe infatti un impatto negativo sulla crescita economica del Regno. Un eventuale accordo di libero scambio Gb-Ue, che potrebbe surrogare a questo aspetto non è garantito. Il tutto mentre permangono molte incognite su quella che sarà la strategia negoziale di Londra sulla procedura di Brexit. La premier Theresa May si è finora limitata ad affermare che intende avviare la procedura di uscita, tramite la notifica formale del Paese entro marzo 2017. I trattati europei prevedono che a quel punto cominci un negoziato di almeno due anni, prorogabili nel caso di unanimità dei Paesi membri, durante il quale lo Stato in uscita resta membro e pieno titolo.
