Il 2019 anno d’oro per gli italiani, Berrettini star

Il 2019 anno d’oro per gli italiani, Berrettini star
Matteo Berrettini
31 dicembre 2019

Il 2019 è stato un anno d’oro per il tennis italiano, con protagonista indiscusso Matteo Berrettini. Il 23enne romano ha iniziato l’anno con la partecipazione agli Australian Open, uscendo con Tsitsipas. Successivamente ha fatto il suo esordio assoluto in Coppa Davis battendo con l’Italia l’India, dopo tre giorni raggiunge la sua seconda semifinale Atp in carriera nel torneo di Sofia, arrendendosi in semifinale a Márton Fucsovics. Arriva in finale al torneo di Monaco, persa poi con Christian Garín al tie-break del set decisivo. Alla sua seconda presenza agli US Open, vince contro Richard Gasquet il suo primo incontro in carriera nello Slam newyorchese, in quattro set. È il quarto tennista italiano a raggiungere la semifinale in un Major nell’era Open, il secondo a realizzare l’impresa nello Slam americano, 42 anni dopo Corrado Barazzutti. Lascerà la competizione in semifinale contro il futuro vincitore Rafa Nadal. Berrettini ha poi chiuso l’anno in bellezza; ottiene nella Coppa Davis la sua prima vittoria in doppio in maglia azzurra contro il Canada, in coppia con Fabio Fognini, battendo il duo Pospisil- Shapovalov.

La nazionale è comunque uscita ai gironi con gli Stati Uniti. Chiude l’anno con l’8° posto nella classifica Atp. Per quello che riguarda Fabio Fognini ha partecipato agli Australian Open uscendo al terzo turno. Il 21 aprile però vince il torneo più importante della sua carriera, quello di Montecarlo. A Parigi, nel Roland Garros, arriva fino agli ottavi, dove viene eliminato da Alexander Zverev, n.5 del mondo. Nel 500 di Pechino, dove difendeva la semifinale raggiunta nell’edizione precedente, si ferma ai quarti di finale sconfitto in due set da Karen Chacanov. Ha poi chiuso l’anno con la partecipazione alla Coppa Davis con Berrettini, terminando in 12esima posizione nella classifica mondiale. Arriviamo poi alla sorpresa di questo anno, Jannik Sinner. Il 18ennealtoatesino parte dal torneo Challenger 80 di Bergamo conquistando il suo primo titolo di categoria diventando il primo giocatore al mondo nato nel 2001, e il 21° più giovane della storia, ad aggiudicarsi un titolo del circuito Challenger. Trionfa poi Alle Next Generation ATP Finals, sconfiggendo in finale Alex De Minaur diventando, a 18 anni, 2 mesi e 24 giorni, il più giovane vincitore nella storia del torneo.

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Termina l’annata al 78esimo posto del ranking ATP, scalando 473 posizioni rispetto alla conclusione della stagione precedente. Passando alle donne è da sottolineare la stagione di Jasmine Paolini. Per il terzo anno consecutivo perde all’esordio nelle qualificazioni degli Australian Open. Gioca poi titolare in Fed Cup nello spareggio del World Group II contro la Russia giocando un combattuto match contro Anastasia Pavlyuchenkova concluso con due tiebreak a favore della ex numero 13 del mondo. Entra nel tabellone principale anche a Praga, dove da ripescata incontra Mandy Minella, dalla quale viene battuta. Supera inoltre un turno di qualificazione agli US Open, dalle quali uscirà poco dopo. Da segnalare che l’atleta sia entrata tra le prime cento del mondo, diventando la numero uno italiana nel ranking e garantendosi per la prima volta in carriera l’accesso diretto ad uno Slam, gli Australian Open del 2020.

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