Maggioranza ai ferri corti in Sicilia. L’elezione del nuovo capogruppo del Pd che sta bloccando il rinnovo delle commissioni parlamentari con la seduta d’aula di questo pomeriggio rinviata, ed è la seconda volta, e la presenza di Luisa Lantieri (Sd) nella giunta Crocetta osteggiata da Sicilia Futura di Totò Cardinale che ha un ‘patto’ con l’anima ‘renziana’ dei democratici, due questioni che in tanti si prodigano a rappresentare come scollegate, stanno tenendo sotto scacco sia il governo sia il Parlamento. Il puzzle da comporre per la coalizione che sostiene, almeno sulla carta il Crocetta quater, si complica di giorno in giorno. I problemi interni al Pd stanno sfiancando gli alleati, come l’Udc, l’attività amministrativa arranca e tra chi sostiene Crocetta in molti si sembrano sulla graticola, pronti a esplodere. Tutto è bloccato. La coalizione non riesce a trovare un equilibrio e anche gli uffici di presidenza delle commissioni ora rappresentano un problema, tra chi si aspetta una presidenza e chi teme il golpe. Frattanto anche le commissioni, attualmente in carica, sono paralizzate.
All’Ars poi non c’è traccia della manovra finanziaria per il 2016. L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha già consegnato il bilancio senza la copertura del disavanzo da 1,4 miliardi, documento chiuso nei cassetti dal governatore Rosario Crocetta che spera di chiudere entro questa settimana l’accordo col governo Renzi proprio sui fondi per coprire il buco per evitare un massacro sociale, cercando di tenere separati il piano finanziario da quello politico, “altrimenti sarebbe come stare sotto ricatto, e non è possibile”. Una situazione di stallo grave, con Sicilia Futura addirittura pronta a presentare una propria mozione di sfiducia a Crocetta, ma non disponibile a firmare quella presentata stamani dal Movimento 5stelle. Il caos è totale. (Ansa)
