Al via la Leopolda “all star” show dell’orgoglio renziano. Taglia il nastro Maria Elena Boschi

di Antonio Angeli

A tagliare il nastro sarà lei: Maria Elena Boschi, la fata turchina del governo Renzi e c’è già chi scommette sul colore dell’abito che indosserà per la prima gran soirée della Leopolda edizione numero sei. Siamo molto, molto lontani dai grigi congressi dell’epoca Berlinguer e Cossutta, il laboratorio renziano sembra una puntata di “Ballando con le stelle”. La parola d’ordine è “poca politica e tanti lustrini”. Ospiti d’onore non saranno (come in altre ere) dirigenti comunisti russi o bulgari, ma star in ordine sparso: l’astronauta Samantha Cristoforetti, le tenniste Flavia Pennetta e Roberta Vinci , la nuotatrice-indossatrice Federica Pellegrini. Il premier e segretario del Pd Matteo Renzi ha chiamato tutti via e-News con una letterina che sembra quella di un bambino che invita i compagni di classe alla festa per il sesto compleanno: “Messaggio logistico, innanzitutto. Da venerdì alle 21 parte la Leopolda-Terra degli uomini. Sul sito www.leopoldastazione.it tutte le informazioni (grazie a chi vorrà anche contribuire con idee e perché no anche con un sostegno economico).

Qualche indicazione. La Leopolda non è un meeting di partito, ma un incontro di persone che credono nel valore della politica. È benvenuto chi vuole condividere idee e proposte, con coraggio e semplicità”. Matteo ha subito messo in chiaro: “Bandito l’uso del politichese, tempi di intervento 5 minuti, apprezzate le proposte più che le polemiche. Abbiamo dimostrato che niente è impossibile e partendo dal basso si può scalare la montagna della vecchia politica. Nessuno avrebbe scommesso mezzo centesimo su di noi, eppure torniamo alla Leopolda con il nostro carico di responsabilità e di leggerezza – ha aggiunto – Il venerdì sera ci racconteremo come abbiamo passato il 2015 e ne sentiremo delle belle, guidati da due leopoldini storici quali il sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto e la vicepresidente del consiglio regionale dell’Emilia Romagna, Ottavia Soncini. Da sabato mattina spazio per interventi di cinque minuti su cosa vogliamo dal 2016”.

E ancora: “La sera del sabato, per chi vorrà, abbiamo organizzato tre visite in tre luoghi culturali strepitosi di Firenze: il nuovo Museo dell’Opera del Duomo, Palazzo Vecchio, Palazzo Strozzi”. E i primi 300 che si registreranno per la Leopolda, è spiegato sul sito leopoldastazione.it, “potranno entrare gratis in uno dei siti museali aperti straordinariamente per noi la sera di sabato 12 dicembre”. Renzi precisa: “È una iniziativa che abbiamo fatto anche altri anni e ci sembra giusto rilanciarla adesso. Perché all’idea che la cultura sia parte della nostra identità noi ci crediamo davvero. E non da oggi – ha spiegato ancora il leader del Pd – Nella giornata di sabato ci sarà spazio per quattro question time: quattro ministri saranno interrogati dai partecipanti alla Leopolda in un modo innovativo e divertente. Divertente per noi sicuramente, spero anche per i ministri. Domenica il finale sarà come sempre intorno alle 13. In tempo per allontanarci gli uni dagli altri prima di… Juventus-Fiorentina”. Sono ormai archeologia i tempi del vecchio Pci. “Io alla Leopolda ci andrò”, annuncia Rosanna Scopelliti , deputata di Area popolare (Ncd-Udc), e coordinatrice del Comitato beni confiscati della commissione Antimafia. “Non si tratta – ha chiarito – di un preludio a un addio. Mi risulta si partecipi con le proprie idee e non per la tessera o l’appartenenza politica. Agli italiani interessa che la crisi finisca e che si recuperino i ritardi del passato, non le manovre di Palazzo”.

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