Berlusconi: farò rinnovamento radicale vertici Forza Italia. Già pensiamo a un governo con personalità fuori dalla politica

“La verità è che io non ho alcuna voglia di fare politica. Non l’avevo nel ’94 e non ce l’ho oggi. Ma come nel ’94 mi sentii obbligato a scendere in campo per non lasciare il Paese in mano ai comunisti, oggi mi sento moralmente obbligato a non uscire da quel campo per evitare che si realizzi una prospettiva forse persino più nefasta”. Così l’ex premier Silvio Berlusconi in un’intervista a Qn. “Senza di me Forza Italia deperirebbe e finirebbe sotto il 10%, il centrodestra diventerebbe di conseguenza un terzo polo, al ballottaggio andrebbero Pd e Movimento 5 stelle e non c’è dubbio che vincerebbero i grillini. Per l’Italia sarebbe una sciagura”, afferma. Per Berlusconi, le tensioni interne in Forza Italia sull’ elezione dei giudici costituzionali e per il caso Boschi “sono problemi piccoli destinati a rientrare”, mentre, assicura, tra i capigruppo Romani e Brunetta “non c’è nessun conflitto. Lo dice anche il proverbio: ‘Quando il gatto non c’è, i topi ballano'”. Il gatto, prosegue con la metafora, “è assente dal Parlamento, ma non è assente dal Paese. Le assicuro che non passa giorno senza che incontri qualcuno per organizzare il futuro del centrodestra, mi sto riallenando e a breve sarò nuovamente in campo”.

Berlusconi sottolinea l’impegno per “un rinnovamento radicale dei vertici, sia per quanto riguarda i gruppi parlamentari sia per il partito”. “Stiamo mettendo su una squadra di giovani che interloquirà con quei 27 milioni di italiani che frequentano Internet”. Quanto alla candidatura per la guida di Milano, dice che si sta ragionando su “Paolo Del Debbio, Alessandro Sallusti e Stefano Parisi”. Mentre l’ex commissario all’Expo Giuseppe Sala, a suo avviso, “non riuscirà a vincere neanche le primarie del Pd” perché è “un uomo del centrodestra, lo è sempre stato”. E ancora. “Abbiamo individuato dieci aree test dove sia il partito sia il centrodestra risultano in sofferenza e le batteremo a tappeto per convincere quegli elettori che si considerano delusi a non disertare il voto e a darci nuovamente fiducia”. Agli elettori, ha continuato Berlusconi, “prospetteremo un governo composto al cinquanta per cento da personalità che non vengono dalla politica. Penso a uno come il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli: è chiaro che nel ruolo di ministro degli Interni farebbe meglio di Alfano o di La Russa…Sarebbe un ottimo ministro. Anzi, lo sarà”.

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