Nanotecnologie contro l’Alzheimer e i tumori al cervello

Potenziate le possibilita’ di diagnosi precoce e cura nella lotta contro alcune delle patologie piu’ invalidanti come Alzheimer, patologie retiniche, tumore al fegato e al cervello. Una svolta impressa grazie ad alcune micro e nanotecnologie sviluppate nell’ambito delle ricerche del Distretto tecnologico Sicilia, micro e nano sistemi che potrebbe aprire nuovi scenari nel settore della medicina e della salute dell’uomo. In particolare, attraverso il progetto Hippocrates (che ha coinvolto 14 partner tra pubblici e privati, tra cui Sifi, STMicroelectronics, Italtel, Engineering, Corvallis e Ismett) sono state effettuate ricerche innovative che hanno portato a prototipi che permetteranno in futuro di contrastare in maniera piu’ efficace di quanto fatto finora malattie quasi incurabili, grazie alla possibilita’ di integrare la diagnosi preventiva con un trattamento terapeutico mirato ed efficace.

“Le ricerche condotte nel progetto – spiega Corrado Spinella, presidente del Distretto – hanno permesso di individuare micro e nanotecnologie potenzialmente capaci di migliorare sia la diagnosi che la terapia nella lotta contro alcune delle patologie piu’ debilitanti come Alzheimer, degenerazione maculare legata all’eta’, tumore al fegato e al cervello”. Tra le innovazioni sviluppate, biosensori intelligenti in grado di diagnosticare precocemente alcune patologie, abbattendo i costi degli esami specialistici fino al 75%. Oppure, molecole-veicolo in grado di portare all’interno del corpo umano come “un taxi” a destinazione la cura aumentandone l’efficacia e riducendone gli effetti collaterali.

E’ stato inoltre realizzato un sistema informatico che fa confluire tutti i dati raccolti attraverso i bionsensori e il piano terapeutico in una cartella clinica elettronica facilmente consultabile da tablet e smartphone. Hippocrates e’ il primo di tre progetti di ricerca e formazione finanziati dal Pon 2007 – 2013, gli altri due sono Energetic e Plastics. “In totale spiegano gli addetti ai lavori – sono stati impiegati 1000 ricercatori, per oltre 871.000 ore di ricerca, circa 95.000 ore di formazione”. Il progetto Hippocrates, in particolare, ha prodotto 4 richieste di deposito per altrettanti brevetti, 10 nuovi standard di codifica clinica, piu’ di 110 contributi scientifici in campo internazionale.

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