Addio a Umberto Eco, lo scrittore è morto ad 84 anni. Mattarella: “Uomo libero dotato di grande passione civile”

Addio a Umberto Eco, lo scrittore è morto ad 84 anni. Mattarella: “Uomo libero dotato di grande passione civile”
20 febbraio 2016

Il mondo della cultura italiana perde uno dei suoi più grandi rappresentati . A 84 anni è morto Umberto Eco, scrittore, filosofo, semiologo, attento osservatore della realtà, grande esperto di comunicazione e media. Nato ad Alessandria nel 1932, ha studiato filosofia all’università di Torino e si è specializzato in storia medioevale. Eco è stato autore di decine di saggi, articoli e romanzi, e ha sempre usato il suo sguardo critico per indagare tanto il passato grazie ai suoi studi, quanto il presente con le sue riflessioni e i suoi articoli, non tirandosi mai indietro dall’analizzare l’attualità o la politica. Cultura ed eclettismo che gli hanno permesso di far diventare un bestseller di livello mondiale un thriller filosofico di ambientazione medioevale come “Il nome della Rosa”, romanzo da milioni di copie vendute, tradotto in decine di lingue e diventato poi anche un film di successo. Fra gli altri suoi grandi successi letterari “Il pendolo di Focault”, “L’isola del giorno prima”, oltre ai saggi sull’estetica medioevale, Joyce, la storia delle bellezza e della bruttezza. La sua ultima opera è “Numero zero”, ambientato nel mondo della stampa, mentre la sua ultima sfida è stata seguire l’avventura della nuova casa editrice “La nave di Teseo”, in polemica insieme ad altri scrittori per la nascita del colosso editoriale Rcs-Mondadori, in difesa del pluralismo e della libertà intellettuale fino alla fine.

MATTARELLA Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si e’ detto “particolarmente addolorato” per la morte di Umberto Eco . “Era un uomo libero, dotato di un profondo spirito critico e di grande passione civile – ha aggiunto -. E’ stato un protagonista del dibattito intellettuale italiano e internazionale. Nella sua autobiografia si specchia il percorso di ricerca di identita’ culturale di intere generazioni del dopoguerra. Interprete, nei suoi anni giovanili, dei fermenti che animarono il mondo cattolico, seppe esprimere in modo creativo nelle sue diverse esperienze la curiosita’ che lo guidava, sia sul terreno della sperimentazione dei linguaggi, a partire dalla televisione, sia su quello della ricerca semiologica. La critica sociale che ha espresso nei suoi saggi e nei suoi frequenti interventi pubblicistici era figlia di questa capacita’ di lettura della societa’ contemporanea. Umberto Eco – ha detto ancora Mattarella – ha vissuto immerso nelle contraddizioni del suo tempo, senza lasciarsene travolgere. Osservatore acuto e disincantato, scrittore finissimo, anticipatore e sperimentatore di fenomeni e tendenze, si e’ sempre proiettato nella dimensione internazionale, lontano da ogni chiusura dogmatica o provinciale. I suoi saggi e i suoi romanzi hanno portato grande prestigio all’Italia e arricchito la cultura di ogni latitudine”.

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GRASSO “Umberto Eco ha dato un senso ai segni, scritto libri indimenticabili, sferzato con intelligenza e ironia ogni luogo comune sulla cultura”. Lo scrive su twitter il presidente del Senato, Pietro Grasso.

BOLDRINI “Il valore della cultura, la passione con cui ha saputo trasmetterla ai giovani, l’impegno civile. La figura straordinaria e poliedrica di Umberto Eco ha lasciato molti segni profondi. Ha formato generazioni di studenti ad analizzare le forme della comunicazione, così centrale nella nostra società, e a guardare in modo non elitario ai fenomeni della cultura di massa. Ha fatto sentire la sua voce di intellettuale in molti passaggi critici della vita pubblica del Paese. Ha mostrato l’importanza della cultura contro l’intolleranza, della ragione che sottopone a vaglio critico ogni impostazione dogmatica: il suo ‘far ridere la verità’, la frase-chiave del ‘Nome della Rosa’, rimane una grande lezione, oggi più che mai attuale, contro ogni genere di integralismo e di fanatismo”. Lo scrive in una nota la presidente della Camera, Laura Boldrini.

RENZI “Umberto Eco. Un grande italiano, un grande europeo”. Lo scrive su Twitter il presidente del consiglio Matteo Renzi.

BOSCHI “Lascia parlare il tuo cuore, interroga i volti, non ascoltare le lingue”. Umberto Eco. Grazie ad un grande ambasciatore dell’Italia nel mondo”. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ricorda così, con una citazione da “Il nome della rosa”, Umberto Eco su Twitter all’indomani della sua scomparsa.

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La scomparsa di Umberto Eco e’ una perdita incolmabile per la cultura italiana, un artista che ha contribuito a far conoscere ed amare l’arte italiana nel mondo. La Farnesina intende tutelarne anche fuori dai confini nazionali il patrimonio culturale, sociale ed umano composto di opere tradotte in 100 lingue. Per ricordare l’arte che Eco ha saputo creare, la Farnesina ha stabilito che la rete degli 80 Istituti di Cultura italiani nel mondo adotteranno per tutto l’arco del 2016 iniziative per celebrarlo. In tutte le citta’ deve sono presenti gli Istituti verranno organizzate conferenze ed eventi dedicati all’ampio repertorio delle sue opere, coinvolgendo le personalita’ del mondo culturale locale che lo hanno conosciuto ed apprezzato.

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