Alfano indagato per abuso ufficio. Il ministro: “I fatti smentiscono”. M5S attacca: “Si dimettano”

Alfano indagato per abuso ufficio. Il ministro: “I fatti smentiscono”. M5S attacca: “Si dimettano”
25 febbraio 2016

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano è indagato per abuso d’ufficio dalla procura di Roma. Con Alfano sono indagati anche il viceministro Filippo Bubbico e il suo segretario particolare Ugo Malagnino, l’ex senatore del Pd Vladimiro Crisafulli, il presidente dell’università Kore di Enna, Cataldo Salerno. Il reato sarebbe stato commesso il 23 dicembre, giorno in cui il Cdm approvò il trasferimento ad Isernia dell’allora prefetto di Enna, Fernando Guida. Il fascicolo è stato inviato al tribunale dei ministri. Esplodono i Cinquestelle. “Il Ministro dell’Interno Alfano e il suo Vice Ministro Bubbico (Pd) sono stati appena indagati per abuso d’ufficio. Le nostre forze dell’ordine non possono avere i loro massimi vertici istituzionali indagati – tuona il deputato e componente del direttorio M5S, Luigi Di Maio -. Che credibilita’ avranno i nostri uomini in divisa quando dovranno far rispettare la legge? Si dimettano in 5 minuti o vada a casa tutto il Governo!”.

A stretto giro di posta, intanto, arriva la risposta di Alfano. “La vicenda di cui si parla è un caso nato morto, superato e smentito dai fatti. Ho ricevuto una comunicazione che mi lascia intuire, non avendo correttamente accesso agli atti, essere relativa al trasferimento del prefetto di Enna a Isernia, mentre lui si accingeva a commissariare la Fondazione che gestisce l’Università di Enna”. Il reato di abuso d’ufficio scatterebbe per il trasferimento a Isernia del prefetto di Enna, Fernando Guida. Ma il ministro chiarisce: “Si dà, però, il caso che: il trasferimento del prefetto di Enna sia avvenuto in via del tutto ordinaria insieme a tanti altri, senza avere ricevuto sollecitazione o pressione alcuna, e con la piena condivisione dell’interessato, come da nostra prassi ove possibile”, inoltre, “l’avvio della procedura di commissariamento della Fondazione da parte del prefetto era gia’ avvenuta con la piena consapevolezza e input da parte mia e da parte degli uffici da me guidati”.

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E ancora: “il vice prefetto vicario, durante la sua reggenza, ha ovviamente provveduto a completare l’opera e, infatti, il commissariamento è stato effettuato il 30 gennaio; il viceprefetto è stato da me personalmente stimolato proprio in questa direzione nel corso di una riunione con i prefetti della Sicilia e, successivamente, sono intervenuti anche i miei uffici; i contro interessati hanno gia’ presentato ricorso al Tar Sicilia avverso il commissariamento che io ho disposto; il nuovo prefetto di Enna si è già insediato; il vecchio prefetto di Enna è già in servizio da oltre un mese a Isernia”. “Il Procuratore di Enna, che è andato in pensione – ricorda il ministro – aveva polemizzato con me per il trasferimento del prefetto proprio alla vigilia del suo meritato riposo. Se avesse avuto la pazienza di aspettare i tempi dell’iter amministrativo di esclusiva competenza della prefettura, avrebbe visto la conclusione da lui desiderata”. E ricordando come il commissariamento dell’università di Enna risalga ai primi di febbraio, Alfano conclude: “Nel metodo, invece, sottolineo che si tratta di materia di esclusiva pertinenza del potere esecutivo e cioè un atto di Alta Amministrazione quale il movimento dei Prefetti operato dal Governo”. Red. Pol.

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