Effetti Covid-19, Emirates taglia 9.000 posti di lavoro

Effetti Covid-19, Emirates taglia 9.000 posti di lavoro
12 luglio 2020

La compagnia aerea Emirates, la più grande al mondo sul lungo raggio, taglia 9mila posti di lavoro a causa delle pesanti conseguenze della pandemia da Covid-19 sul settore. In un’intervista rilasciata alla BBC il presidente di Emirates Tim Clark ha annunciato la decisione da parte della compagnia di ridurre il numero di dipendenti con un taglio di 9mila posti di lavoro come misura di ripresa dopo la pandemia. La società prima del coronavirus contava su uno staff di 60mila dipendenti. Clark ha detto che compagnia ha già tagliato il 10% del suo personale ma “probabilemente dovremo lasciare andar via altri, forse fino al 15%”. Si tratta di una inversione di tendenza nella storia di Emirates che quest’anno “si avviava a uno dei migliori anni di sempre”.

Almeno 700 dei 4.500 piloti della compagnia aerea hanno ricevuto lettere di licenziamento questa settimana. I tagli sono stati focalizzati sul personale impegnato a bordo di Airbus. Durante l’intervista a Tim Clark la BBC ha ricordato che la IATA, l’Associazione internazionale del trasporto aereo che rappresenta 290 compagnie, stima una perdita complessiva di 84 miliardi di dollari e la perdita di 1 milione di posti di lavoro entro la fine del 2020. Emirates è solo l’ultima delle compagnie aeree che ha dovuto annunciare tagli al personale a causa delle ripercussioni economiche della pandemia. Air France ha comunicato la decisione di licenziare 7.500 dipendenti per ridurre i costi operativi dell’azienda, preceduta da Ryanair che ha registrato la presenza di 3000 esuberi. La compagnia aerea tedesca Lufthansa, invece, ha annunciato 22 mila licenziamenti.

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