Sisma in Croazia, terrore vicino Zagabria: 7 morti e molti edifici crollati

29 dicembre 2020

E’ di almeno sette morti e 20 feriti il bilancio provvisorio del potente sisma di magnitudo 6,3 sulla scala Richter che ha colpito questa mattina la Croazia. Il terremoto ha colpito alle 12:19 la regione centrale del Paese, con epicentro tra Petrinja e Sisak, a 44 chilometri a sud-Est di Zagabria, lungo il corso del fiume Kupa, nella stessa area già interessata ieri da forti scosse. L’ipocentro è stato individuato a una profondità di 10 chilometri. Tra le macerie dei palazzi crollati o semi-distrutti si continua a scavare alla ricerca di eventuali supersititi. Particolarmente difficile è descritta dalla stampa locale la situazione a Petrinja, una cittadina di circa 25mila abitanti, il cui centro è stato devasttato dalla forza d’urto del terremoto. Devastazioni e scene di panico hanno avuto luogo anche a Majske Poljane, non lontano dall’epicentro.

I servizi di erogazione dell’energia elettrica hanno subito diffuse interruzioni e anche le linee telefoniche sono andate in tilt. Tra le vittime a Petrinja ci sarebbe anche una ragazzina di 12 anni. “Il centro della città, così com’era non esiste più”, ha riferito HRT, spiegando che ci sarebbero ancora delle persone all’interno degli edifici crollati. “La mia città è stata completamente distrutta. Abbiamo bambini morti”, ha detto il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovic, in una dichiarazione trasmessa da HRT e ripresa dall’Associated Press. “È come Hiroshima: metà della città non esiste più”, ha aggiunto. Il primo ministro croato Andrej Plenkovic e altri ministri del governo si sono recati a Petrinja dopo il terremoto. “La parte più grande del centro di Petrinja si trova in una zona rossa, il che significa che la maggior parte degli edifici non sono utilizzabili”, ha detto Plenkovic.

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Il capo del governo croato ha quindi precisato che l’esercito ha allestito 500 posti letto per ospitare chi è rimasto senza un tetto, mentre altri cittadini saranno sistemati negli hotel vicini e in altri luoghi. “Nessuno deve stare fuori al freddo stasera”, ha aggiunto Plenkovic. Grande paura si è registrata anche in Slovenia, Serbia e Bosnia-Erzegovina. La scossa è stata distintamente avvertita in tutta l’Italia Adriatica e Centro/Settentrionale, soprattutto al Nord-Est, in particolare in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige, dove alcune persone sono fuggite in strada e sono arrivate molte segnalazioni ai Vigili del Fuoco. La scossa è stata lievemente avvertita persino a Napoli e in alcune aree della Campania. askanews

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