Dazi, prezzo record del riso in Giappone: un tema chiave nei colloqui con Washington
Tra le questioni che più stanno a cuore al Giappone e che potrebbero entrare nell’ambito delle trattative che inizieranno domani a Washington sulla questione dei dazi, c’è quella del riso, l’elemento base della dieta nipponica. In questo momento, il prezzo del riso in Giappone è a livelli mai raggiunti prima, tanto che il governo è dovuto intervenire sulla riserva strategica per calmierare il prezzo. Il timore di Tokyo è che l’amministrazione Usa possa tentare di far leva anche su questo elemento.
Un panel governativo giapponese ha proposto – secondo quanto riporta oggi l’agenzia di stampa Kyodo – di destinare una quota maggiore di riso importato dagli Usa al consumo umano, anziché impiegarlo come mangime per animali o per altri usi.
Attualmente, il Giappone importa circa 770.000 tonnellate di riso all’anno, principalmente dagli Stati uniti, in base all’impegno di accesso minimo previsto dalle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Tuttavia, questo riso non è particolarmente apprezzato dai giapponesi, preoccupati dalle regole più lasche negli Usa in termini di uso di fertilizzanti e anticrittogamici. Pertanto, solo fino a 100.000 tonnellate sono riservate all’uso alimentare ordinario.
Il panel, istituito presso il ministero delle Finanze, ha raccomandato una gestione più flessibile del sistema di quote per rispondere meglio alla domanda delle aziende private e delle famiglie, sostenendo che questa mossa garantirebbe un approvvigionamento stabile a livello nazionale. Questo consentirebbe di far scendere i prezzi, cresciuti a dismisura a causa di raccolti interni scarsi. I prezzi del riso in Giappone hanno raggiunto una media record di 4.214 yen per 5 chilogrammi, circa 5 euro al chilo, più del doppio rispetto all’anno precedente, secondo dati ufficiali diffusi lunedì. E si tratta di un dato raccolto a valle del recente rilascio di scorte da parte del governo.
Per l’anno fino a marzo 2024, il riso importato in virtù dell’impegno minimo previsto dal WTO proveniente dagli Stati Uniti ha rappresentato il 45% delle importazioni obbligatorie. L’amministrazione Trump, dal canto suo, ha lamentato la mancanza di trasparenza del sistema di importazione del riso giapponese, che a suo dire ha ostacolato le esportazioni dall’economia più grande del mondo.
