“Non ti voglio più: e ora devi pure PAGARMI”: ASSEGNO DI MANTENIMENTO, il tribunale ti condanna alla miseria totale, spese extra da Agosto, l’ex partner si fa le ferie a spese tue
Tribunale sentenza (Pexels) IlFogliettone
Possibili novità importanti che riguardano una bella fetta di popolazione, la decisione del tribunale è drastica.
In Italia, i dati ISTAT mostrano un panorama dinamico per matrimoni e divorzi. Nell’ultimo anno sono stati celebrati 184.207 matrimoni, registrando un lieve calo rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda i divorzi, l’annata ha visto 79.875 scioglimenti del matrimonio.
Questi numeri riflettono una tendenza alla contrazione sia delle nuove unioni che delle rotture definitive, sebbene il confronto con gli anni pre-pandemia indichi un recupero dei matrimoni solo parziale e un consolidamento dei divorzi. Le battaglie legali per il divorzio, soprattutto in caso di divorzio giudiziale, possono essere lunghe e complesse.
Tra i problemi comuni che rendono il processo difficile vi sono le dispute sulla responsabilità genitoriale e l’affidamento dei figli, spesso fonte di grande conflitto emotivo.
Anche la divisione dei beni patrimoniali accumulati durante il matrimonio può generare accese controversie. Il divorzio implica un cambiamento radicale dello stato civile e la perdita dei diritti ereditari reciproci, rendendo cruciale una gestione legale attenta e spesso dispendiosa.
Il nodo mantenimento
Dopo un divorzio, si parla di assegno divorzile, da non confondere con l’assegno di mantenimento previsto in fase di separazione. Questo assegno è un contributo economico che un ex coniuge deve versare all’altro, qualora quest’ultimo non abbia mezzi economici sufficienti per il proprio sostentamento o per mantenere un tenore di vita adeguato. Non ha una funzione esclusivamente assistenziale, ma anche compensativa.
I requisiti per ottenere l’assegno divorzile sono complessi e vengono valutati dal giudice caso per caso. Si tiene conto di vari fattori, come la durata del matrimonio, l’età e le condizioni di salute dei coniugi, la loro capacità lavorativa e reddituale, il ruolo svolto da ciascuno nella famiglia e nella formazione del patrimonio, e le ragioni dello squilibrio economico post-divorzio. Nonostante una tendenza alla diminuzione generale dei divorzi, le decisioni sull’assegno rimangono fondamentali per il futuro economico di molti ex coniugi.

Novità per il mantenimento
Un documento ha stabilito che l’assegno di mantenimento periodico per i figli è destinato a coprire tutte le loro esigenze ordinarie. Questo include voci come mensa scolastica, abbigliamento stagionale, utenze domestiche, cancelleria e medicinali da banco. Se il genitore affidatario non ottiene il consenso o il rimborso per determinate spese, l’assegno può diventare “onnicomprensivo delle spese extra per l’educazione, la crescita e la cura del figlio”, garantendo una maggiore copertura.
Le nuove linee guida specificano anche quali spese extra non necessitano di un accordo preventivo, come visite specialistiche e ticket sanitari. Altre, invece, come cure dentistiche private o viaggi studio, richiedono un’intesa anticipata tra i genitori. È importante notare che per le spese concordate, il genitore che riceve la richiesta deve esprimere il proprio dissenso entro dieci giorni; in caso contrario, il silenzio sarà interpretato come un tacito consenso.
