“Se lavori per noi, ti diamo 2000 euro per ogni figlio che hai messo al mondo”: ufficiale, è legge, questi italiani possono esultare, ogni bebè nasce già ricco

Bonus (pexels) - IlFogliettone.it

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Giovani avvocati e famiglie, nuove misure di sostegno dalla Cassa Forense: prestiti a tasso zero per avvocati under 35

La Cassa Forense inaugura il piano 2025 con una serie di bandi che intendono rafforzare il benessere economico, familiare e professionale della categoria forense. Le nuove misure, operative dal 15 aprile, si articolano su più fronti: credito agevolato, incentivi alla digitalizzazione e contributi per la genitorialità. Un piano complesso, ma mirato, che punta a sostenere i giovani professionisti e a modernizzare gli studi legali, nel segno dell’inclusione e della competitività.

Tra le iniziative più attese c’è il bando 1/2025, che offre prestiti a tasso zero destinati ad avvocati e praticanti iscritti alla Cassa Forense da almeno due anni, compresi i periodi di praticantato. I finanziamenti, da 5.000 a 15.000 euro, possono essere rimborsati in un periodo flessibile che va da uno a cinque anni. Gli interessi sono interamente coperti dall’ente e, in caso di reddito professionale netto inferiore a 10.000 euro, è prevista una fideiussione gratuita. Le domande possono essere inoltrate online fino al 31 ottobre, accompagnate da un’autocertificazione che indichi l’uso professionale del prestito.

Il bando 2/2025 è dedicato alla trasformazione tecnologica degli studi. In un contesto in cui la digitalizzazione è divenuta imprescindibile, la Cassa Forense promuove l’acquisto di strumenti informatici e software professionali. Il rimborso copre il 50% delle spese sostenute, escluse le imposte, e può variare da 300 a 2.000 euro. Sono inclusi dispositivi come notebook e stampanti, sistemi per videoconferenze, software per la gestione dello studio e persino soluzioni basate su intelligenza artificiale. Le spese devono essere documentate con fatture quietanzate relative al periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e la vigilia della pubblicazione del bando.

Per entrambi i bandi, l’accesso al beneficio avviene sulla base di una graduatoria che tiene conto del reddito professionale dichiarato nel 2023. In caso di parità, sarà data priorità agli iscritti da più tempo e ai più giovani. Si tratta di un criterio che mira a sostenere chi ha meno risorse, incentivando al contempo la permanenza nella professione forense e il rafforzamento delle competenze tecnologiche.

Contributi per la genitorialità: 2.000 euro per ogni figlio

Il bando 14/2025 introduce un importante sostegno alle famiglie degli iscritti. È previsto un contributo una tantum di 2.000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato nel corso del 2024. Possono beneficiarne avvocati, praticanti e pensionati per invalidità o superstiti in regola con i versamenti e non beneficiari di altre forme di sostegno per lo stesso evento. Le richieste andavano presentate entro il 15 luglio tramite piattaforma online, allegando documentazione relativa all’evento e attestazione ISEE.

La selezione delle domande per il contributo alla genitorialità avverrà secondo criteri che tengono conto della situazione economica e familiare. In particolare, sarà data priorità a chi non ha percepito indennità di maternità o paternità, alle nascite gemellari e ai nuclei familiari con ISEE più basso. Viste le risorse limitate, è consigliabile presentare domanda tempestivamente per garantirsi l’accesso al beneficio.

Genitori e figli (pexels) – IlFogliettone.it

Un pacchetto integrato per professionisti e famiglie

Nel complesso, la strategia della Cassa Forense appare orientata a offrire un pacchetto integrato di sostegno, capace di incidere sia sulla dimensione lavorativa che su quella personale. La combinazione tra incentivi economici, supporto alla genitorialità e promozione dell’innovazione rappresenta un modello virtuoso che valorizza il ruolo sociale dell’avvocatura, specialmente in un contesto di crescente precarietà giovanile.

Parallelamente alle misure della Cassa Forense, l’INPS ha lanciato il Bonus Corso di Lingue 2025. Si tratta di una borsa di studio di 800 euro per studenti degli ultimi due anni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il corso deve avere una durata da quattro a nove mesi, con almeno 60 ore in presenza e concludersi con una certificazione linguistica tra i livelli A2 e C2 del CEFR. Un intervento mirato a favorire l’apprendimento linguistico e la mobilità internazionale dei più giovani.