CARTELLE ESATTORIALI ANNULLATE: ufficiale, da Agosto non le paghi, ma solo se c’è questa scritta tra le carte I Vacanze salve, risparmi migliaia di euro

Soldi (Pixabay) IlFogliettone

Soldi (Pixabay) IlFogliettone

In caso di cartella esattoriale ricevuta basta fare un po’ di attenzione per evitare un possibile salasso. Cosa c’è da sapere. 

L’Italia è uno dei paesi con la pressione fiscale più alta in Europa. Nel 2024, si è attestata a oltre il 40% del PIL, posizionandosi al terzo posto nell’OCSE, dietro solo a Francia e Danimarca. Questo valore è nettamente superiore alla media dell’organizzazione, che si aggira intorno al 33,9%.

Nonostante un carico fiscale così elevato, l’Italia deve fare i conti con un’ingente evasione fiscale. Sebbene ci siano stati segnali di calo negli ultimi anni, le stime indicano che miliardi di euro non vengono versati ogni anno. Il tax gap italiano era pari al 10,8%, contro una media europea del 5,3%.

L’evasione fiscale provoca danni considerevoli all’economia. In primo luogo, incrina la redistribuzione del reddito, creando un’iniquità tra chi paga regolarmente le tasse e chi evade. Questo fenomeno non solo riduce le risorse disponibili per servizi pubblici essenziali, ma porta anche a un aumento del debito pubblico.

Inoltre, l’evasione fiscale rende i prodotti e servizi italiani meno competitivi a livello internazionale, allontanando potenziali investitori stranieri. Si crea uno squilibrio tra le imprese, con quelle che evadono godendo di un vantaggio sleale sui costi, distorcendo il mercato e ostacolando la crescita economica complessiva del Paese.

Le cartelle esattoriali

Le cartelle esattoriali sono atti con cui l’Agenzia delle Entrate intima al contribuente il pagamento di somme dovute a enti pubblici. Queste somme possono derivare da tributi non versati, contributi previdenziali e assistenziali, ma anche da multe stradali, bolli auto non pagati o altre entrate patrimoniali dello Stato o degli enti locali.

La cartella specifica l’importo da versare, le sanzioni applicate, gli interessi di mora e le istruzioni per il pagamento. Una volta notificata, la cartella esattoriale concede al debitore 60 giorni per provvedere al pagamento. Trascorso questo termine senza che il debito sia stato saldato, l’Agenzia delle Entrate può avviare procedure di riscossione coattiva. 

Soldi (Pixabay) IlFogliettone

Attenzione alle cartelle

Quando un contribuente riceve una cartella esattoriale, è fondamentale che la controlli attentamente. Se l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non compie alcun atto successivo entro un anno dalla notifica, quella cartella perde efficacia e il debito non è più dovuto.

Inoltre, la prescrizione del debito dipende dalla natura del tributo: 10 anni per imposte come IRPEF o IVA, e 5 anni per multe o contributi INPS. Se non vengono notificati ulteriori atti interruttivi della prescrizione entro questi termini, il credito si estingue. Tuttavia, è necessario che il contribuente faccia valere questo diritto, spesso con il supporto di un professionista esperto in materia.