“Smetti subito di lavorare: i soldi te li dà direttamente lo Stato” I Ufficiale PENSIONE ANTICIPATA da Agosto, è un tuo diritto civile
Computer (Pixabay) IlFogliettone
Possibili importanti novità per centinaia di persone che possono approfittare di questo beneficio. Che cosa c’è da sapere.
Il sistema pensionistico italiano ha subito una profonda trasformazione, passando da un modello che si basava sulle ultime retribuzioni a uno che si concentra sui contributi versati. Questo cambiamento è stato guidato dalla necessità di adattarsi all’invecchiamento della popolazione e al calo delle nascite, che rendevano insostenibile il vecchio sistema.
Il nuovo sistema, di tipo contributivo, calcola l’importo della pensione in base a tutti i versamenti del lavoratore, rivalutati in base alla crescita del PIL. In questo modo si cerca di creare una correlazione più diretta tra quanto si versa e quanto si riceve. Negli ultimi anni, anche i requisiti per accedere alla pensione sono diventati più stringenti.
L’età pensionabile è ora collegata all’aspettativa di vita e viene aggiornata periodicamente, con l’obiettivo di adeguare i limiti di uscita dal mondo del lavoro alle dinamiche demografiche.
Queste riforme sono state introdotte per garantire la sostenibilità finanziaria del sistema a lungo termine. Il risultato è un quadro previdenziale che richiede contributi maggiori e sposta più avanti l’età del ritiro dal lavoro, riflettendo le nuove sfide demografiche.
Quota 103 e Opzione Donna
Il sistema pensionistico include diverse opzioni per il ritiro anticipato. Tra queste, la Quota 103 permette di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi, ma è una misura temporanea valida solo fino alla fine del 2025.
Esistono anche altre possibilità, come Opzione Donna, che nel 2025 consente alle lavoratrici di uscire a 61 anni con 35 anni di contributi. L’APE Sociale è invece pensata per lavoratori in condizioni di svantaggio e offre un assegno ponte a partire dai 63 anni e 5 mesi, con un’anzianità contributiva che varia dai 30 ai 36 anni a seconda della categoria di lavoro.

Andare in pensione in anticipo
Tra le opzioni previste dal sistema previdenziale italiano per il 2025 c’è la pensione anticipata per invalidi civili. Per accedervi, è necessario che l’invalidità fisica o mentale sia riconosciuta da una commissione medica dell’ASL, con una percentuale pari o superiore al 74%. L’età non è un vincolo, ma è richiesta un’anzianità contributiva minima di almeno 20 anni, anche se non consecutivi.
La domanda deve essere presentata all’INPS, allegando tutta la documentazione ufficiale, come il verbale sanitario e le certificazioni mediche. È fondamentale seguire correttamente le procedure amministrative per evitare ritardi. Alcune categorie, come chi svolge lavori usuranti o ha un’invalidità riconosciuta fin dalla giovane età, possono accedere a percorsi preferenziali.
