“I giovani vogliono lavorare: bastava inviare una lettera a casa”: RIVOLUZIONE MELONI, ha inventato L’ASSUNZIONE VIA A/R postale

Giorgia Meloni (foto governo.it)

Giorgia Meloni (foto governo.it)

Il lavoro (che non c’è) è una ferita aperta in Italia, ma adesso arriva una innovazione particolarmente interessante, anche per i giovani 

A che serve, come accade quotidianamente, e come vediamo nei telegiornali, “gridar” così forte? A proposito di lavoro, si tratta molto spesso soltanto di “proclami”, perché i numeri sulla disoccupazione italiana restano allarmanti. Inutile ripeterlo ancora: i giovani faticano a trovare un’occupazione stabile, gli over 50 vengono troppo spesso esclusi, e chi ha perso il lavoro incontra ostacoli su ostacoli nel rientrare nel mercato. Nel frattempo, la macchina dei concorsi pubblici è lenta, a volte quasi assente, lasciando senza risposte migliaia di candidati in attesa da anni.

L’Italia è anche un Paese che da anni parla di digitalizzazione come strumento per rilanciare economia e occupazione. MA, nel concreto, spesso la tecnologia non ha risolto i problemi più gravi. Un esempio su tutti è rappresentato dalle iscrizioni ai centri per l’impiego: complicate, lente, con portali regionali non sempre aggiornati, e poco orientati all’utente. Chi si trova a voler accedere alle liste di collocamento deve affrontare un percorso tortuoso e frustrante.

Una situazione che stride totalmnte con l’idea di un’Italia digitale e moderna, un Paese che è veramente pronto ad accogliere i lavoratori del futuro. I giovani chiedono strumenti semplici e concreti per inserirsi nel mondo del lavoro, ma spesso ricevono risposte “burocratiche”, dunque poco efficaci. Per non parlare di quando sono completamente assenti.

In questo scenario, qualcosa sembra finalmente muoversi. Il governo Meloni ha annunciato una svolta nel campo del lavoro e della comunicazione pubblica, con iniziative che mirano ad avvicinare concretamente i cittadini, soprattutto i più giovani, alle opportunità offerte.

Quella lettera che arriva dopo l’estate: le cose cambiano così…

Al ritorno dalle vacanze, circa 4 milioni di famiglie italiane troveranno nella buca delle lettere una comunicazione inaspettata: una lettera dell’Inps con all’interno un QR code dedicato a quattro categorie fondamentali di giovani: inoccupati, disoccupati, studenti e occupati in cerca di nuove opportunità.

Scansionando il codice con il proprio smartphone si accederà a un hub digitale personalizzato con oltre 50 servizi, pensati per orientare, informare e guidare i giovani nel mondo del lavoro. L’obiettivo, come dichiarato dal presidente dell’Inps Gabriele Fava, è duplice: aiutare le nuove generazioni a trovare un’occupazione e rafforzare la base contributiva del sistema previdenziale italiano, sempre più in difficoltà.

 

INPS - (inps) - IlFogliettone.it
INPS – (inps) – IlFogliettone.it

La svolta digitale e i progetti per scuole e università

E le buone notizie riguardano anche un progetto educativo che interesserà scuole e università, per spiegare agli studenti come funziona il sistema pensionistico e l’importanza di una contribuzione regolare e costante. Per l’Inps un modo per farsi conoscere anche per il suo ruolo di supporto al welfare, che coinvolge circa 52 milioni di italiani con 470 prestazioni tra assistenza e previdenza. Non meno importante è la digitalizzazione dei servizi: 38 progetti basati sull’intelligenza artificiale sono già in fase avanzata, con 23 operativi. Alcune novità includono assistenti virtuali per le pensioni, smistamento automatico delle PEC, analisi documentale automatizzata e gestione ticket con tempi ridotti.

L’App INPS Mobile è diventata centrale: nel 2025 ha superato i 6 milioni di utenti attivi, con 36 milioni di accessi. I servizi più usati? L’Isee (+200% di accessi), lo stato dei pagamenti (+186%), l’estratto conto contributivo (+78%) e la Naspi (+46%), che entro dicembre sarà totalmente digitalizzata. Grazie all’automazione e all’IA, l’Istituto punta a offrire accesso immediato alle informazioni, riducendo file e tempi di attesa, con un’interazione sempre più diretta via smartphone. Le novità non finiscono qui. Anche le imprese riceveranno supporto concreto. Due misure in particolare promettono di fare la differenza: la Pre-Durc, un avviso preventivo che segnala eventuali irregolarità contributive, consentendo alle aziende di regolarizzarsi prima di incorrere in sanzioni; e un correttivo al Codice della Crisi, che rende l’Inps parte attiva nei piani di risanamento aziendali. In quest’ultimo caso, l’Istituto potrà proporre anche formule di saldo e stralcio o rateizzazioni per sostenere le imprese in difficoltà, rafforzando un approccio collaborativo al posto di uno puramente sanzionatorio.