CAMPANIA OFF LIMITS: allarme salute, TI VIENE IL CANCRO se fai il bagno in queste acque I Malattia rapida e lancinante
Mare inquinato (pexels) - IlFogliettone.it
Il mare di questa regione incanta ma preoccupa, le acque non sempre sono cristalline, ecco cosa può succedere se fai il bagno
La Campania è da sempre considerata una delle mete balneari più amate d’Italia. Napoli, in particolare, evoca immagini di lungomare suggestivi, scorci unici e luoghi che hanno fatto la storia come Marechiaro e la Gaiola. Angoli che sembrano sospesi tra mito e natura, capaci di incantare turisti da tutto il mondo. Tuttavia, la bellezza celebrata dalle cartoline non sempre corrisponde a ciò che molti visitatori trovano nella realtà quotidiana.
Gran parte della costa campana soffre di problemi che ne compromettono la qualità. Tra scarichi non controllati, affollamento e incuria, le acque risultano spesso torbide e poco invitanti. Molti turisti rimangono delusi da spiagge difficilmente accessibili o maltenute, dove l’esperienza del mare diventa ben lontana da quella immaginata. Per chi cerca acque trasparenti e natura incontaminata, restare vicino al centro urbano non è la scelta migliore.
La soluzione, per chi non vuole rinunciare al mare campano, è spingersi più a sud, lungo la Costiera amalfitana. Da Positano a Vietri, passando per Amalfi e Ravello, il panorama cambia radicalmente. Qui le acque sono più limpide, le spiagge curate e l’accoglienza turistica più attenta. Non si tratta però di un’esperienza alla portata di tutti: i costi sono elevati, ma la qualità del soggiorno ripaga in termini di bellezza e comfort. È un turismo esclusivo, che richiama un pubblico internazionale desideroso di vivere un Mediterraneo autentico.
Se si guarda oltre i confini italiani, non mancano le destinazioni che fanno del mare un punto di forza ineguagliabile. Le Seychelles, Bora Bora, le Maldive sono considerate veri paradisi terrestri, mentre in Europa spiccano la Grecia e la Croazia con i loro fondali limpidi e le spiagge incontaminate. Anche l’Italia riesce a difendersi grazie a perle come la Sardegna e la Puglia, riconosciute a livello internazionale per la qualità delle loro acque e la sostenibilità ambientale.
Le bandiere blu come metro di giudizio
Ogni anno, le classifiche stilate da Tripadvisor e dalle bandiere blu offrono un quadro aggiornato delle migliori spiagge e dei mari più sicuri. I criteri presi in considerazione riguardano la qualità delle acque, l’accessibilità, la sicurezza e il rispetto dell’ambiente. Non tutte le località italiane riescono a rispettarli, e la Campania, in molti casi, rimane indietro. Un segnale d’allarme che non riguarda solo l’immagine turistica, ma anche la salute dei cittadini.
In Campania, il problema non è soltanto la limpidezza delle acque. L’Airc ha diffuso dati preoccupanti riguardo ai rischi legati all’eccessiva esposizione solare. Qui, dove il sole picchia forte per lunghi mesi, i raggi ultravioletti rappresentano un pericolo invisibile. Non proteggersi adeguatamente può avere conseguenze devastanti non solo sulla pelle, ma anche sugli occhi e sulle labbra, parti del corpo spesso trascurate.

Tumori e malattie oculari
I numeri parlano chiaro: tra il 65% e il 90% dei melanomi è collegato a una prolungata esposizione solare. I rischi comprendono il melanoma cutaneo, le cheratosi precancerose, ma anche il carcinoma delle labbra o della congiuntiva. Non meno insidiosi i danni agli occhi, con la possibilità di sviluppare cataratta, pterigio, degenerazione maculare e persino melanoma oculare. Malattie silenziose che colpiscono chi si espone senza precauzioni.
La Campania resta una terra di contrasti: da un lato il fascino intramontabile delle sue coste, dall’altro i rischi legati all’inquinamento e al sole. Per i turisti e i cittadini, la vera sfida è imparare a vivere il mare con maggiore consapevolezza. Scegliere luoghi sicuri, affidarsi alle bandiere blu, proteggere la pelle e la vista diventano passi essenziali. Solo così la bellezza di questa regione potrà essere goduta senza trasformarsi in un pericolo silenzioso.
