Lavori condominiali, ufficiale, la Cassazione ‘boccia’ l’Amministratore: nuova norma, ora per le spese si fa così

Lavori condominiali (Pexels) Ilfogliettone

Lavori condominiali (Pexels) Ilfogliettone

Possibili importanti novità per chi effettua ristrutturazioni condominiali. Arriva il provvedimento della Corte di Cassazione. 

Vivere in un condominio offre diversi vantaggi, come la condivisione delle spese per la manutenzione delle aree comuni, che riduce i costi individuali. Spesso la sicurezza è maggiore grazie alla vicinanza dei vicini e, in alcuni casi, alla presenza di sistemi di sorveglianza.

Tuttavia, esistono anche degli svantaggi. La privacy può essere limitata e si è spesso soggetti a rumori provenienti dagli appartamenti vicini. Inoltre, la convivenza è regolata da norme precise che possono limitare la libertà di personalizzazione del proprio immobile.

Se un condomino non paga le spese, diventa moroso. L’amministratore ha il dovere di agire per recuperare il credito, inviando solleciti e, in caso di mancato pagamento, richiedendo al tribunale un decreto ingiuntivo. Questo può portare a conseguenze gravi per il moroso, come il pignoramento dei beni.

L’obbligo di nominare un amministratore di condominio scatta quando il numero dei condomini è superiore a otto. In tal caso, la sua nomina è resa obbligatoria dalla legge, e se l’assemblea non provvede, l’amministratore può essere nominato dall’autorità giudiziaria su richiesta anche di un solo condomino.

Superbonus 110%

Il Superbonus 110% è stato un’agevolazione fiscale che consentiva di detrarre il 110% delle spese per specifici interventi di riqualificazione energetica e sismica degli edifici. Introdotto nel 2020, mirava a stimolare l’economia post-pandemia e a migliorare l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare. La sua popolarità è stata enorme, con un massiccio utilizzo che ha generato investimenti per decine di miliardi di euro.

Nonostante il grande successo in termini di lavori eseguiti, il Superbonus è stato oggetto di un vivace dibattito. Mentre ha indubbiamente stimolato la domanda, la sua eccessiva generosità ha sollevato preoccupazioni tra molti economisti. Le critiche si sono concentrate sull’enorme impatto sui conti pubblici e sui rischi di distorsione del mercato, con un forte aumento dei prezzi nel settore delle costruzioni.

Impalcatura (Pexels) Ilfogliettone

Sentenza della Cassazione

In una recente sentenza, la Cassazione ha chiarito che i lavori straordinari in condominio, anche se eseguiti d’urgenza, non perdono la loro natura. Se l’amministratore interviene per necessità, la sua azione deve essere ratificata dall’assemblea dei condomini per poter addebitare le spese. L’urgenza, quindi, non esonera l’amministratore dalla successiva approvazione, che rimane obbligatoria per la validità dell’intervento e delle relative spese.

Questo principio assicura che il potere decisionale rimanga sempre in capo all’assemblea. L’amministratore può agire in situazioni critiche per prevenire danni maggiori, ma non può bypassare il consenso dei proprietari per la ripartizione dei costi. La ratifica assembleare serve a convalidare la spesa e a confermare che i lavori straordinari sono stati eseguiti nell’interesse comune, mantenendo il pieno controllo economico da parte dei condomini.