La Nato lancia “Eastern Sentry”: nuova operazione militare dopo le violazioni aeree russe
L’Alleanza atlantica rafforza la postura difensiva dell’Europa orientale con un’operazione che integra capacità tradizionali e tecnologie anti-drone. La decisione segue l’escalation di incursioni aeree non autorizzate in Polonia, Romania e Paesi baltici.
La risposta della Nato alle crescenti provocazioni russe nei cieli dell’Europa orientale ha un nome: “Eastern Sentry”. L’operazione militare, annunciata questo pomeriggio dal quartier generale di Bruxelles, parte immediatamente e coinvolge asset di Francia, Germania, Danimarca e Regno Unito per blindare il fianco orientale dell’Alleanza dopo la violazione dello spazio aereo polacco del 10 settembre. “Ho impartito l’ordine stasera per l’inizio delle operazioni”, ha detto il generale Alexus G. Grynkewich, comandante supremo alleato in Europa.
Una decisione che arriva dopo l’intercettazione di “numerosi droni russi” da parte della difesa aerea Nato in territorio polacco, episodio definito dal Segretario Generale Mark Rutte come “la più importante violazione dello spazio aereo Nato a cui abbiamo assistito”.
L’operazione integrerà capacità militari tradizionali con tecnologie innovative specificatamente progettate per contrastare la minaccia dei droni, settore in cui la Russia sta intensificando le proprie azioni destabilizzanti. “Eastern Sentry aggiungerà flessibilità e forza alla nostra postura. Come Alleanza difensiva, siamo sempre pronti a difenderci” ha affermato il segretario generale Nato Mark Rutte
Escalation nei cieli dell’Est Europa
Le parole del Segretario Generale non lasciano spazio a interpretazioni: “L’irresponsabilità della Russia nei cieli lungo il nostro fianco orientale sta aumentando di frequenza”. L’episodio polacco non rappresenta infatti un caso isolato. Romania, Estonia, Lettonia e Lituania hanno già registrato multiple violazioni del proprio spazio aereo da parte di droni russi, configurando un pattern di comportamento che l’Alleanza considera “pericoloso e inaccettabile”, indipendentemente dalle intenzioni di Mosca.
La reazione diplomatica è stata immediata: mercoledì mattina il Consiglio Nord Atlantico si è riunito su richiesta della Polonia per consultazioni ai sensi dell’Articolo 4 del Trattato Nato, quello che prevede consultazioni quando un membro considera minacciata la propria sicurezza. Per il segretario della Nato, Mark Rutte, “gli Alleati hanno espresso piena solidarietà alla Polonia e hanno denunciato il comportamento irresponsabile della Russia”.
L’approccio della Nato evidenzia una strategia a due livelli: da un lato la condanna politica dell’escalation russa, dall’altro il rafforzamento concreto delle capacità difensive. I altre parole, secondo Rutte, “il compito principale della Nato è scoraggiare l’aggressione e difendere ogni membro di questa Alleanza da qualsiasi minaccia”.
Deterrenza integrata: dal Baltico all’Europa orientale
“Eastern Sentry” si inserisce in una strategia più ampia di protezione delle aree più esposte. L’operazione fa seguito a “Baltic Sentry”, lanciata all’inizio dell’anno per salvaguardare le infrastrutture critiche nel Mar Baltico, dimostrando come l’Alleanza stia sviluppando una rete integrata di deterrenza lungo tutto il perimetro orientale.
La nuova operazione si appoggerà sull’architettura difensiva già esistente: forze terrestri avanzate dispiegate in otto paesi del fianco orientale, sistemi di difesa aerea terrestri, navali e aeronautici, e piani di potenziamento della presenza già predisposti per scenari di escalation.
La sfida tecnologica dei droni
L’elemento più innovativo dell’operazione riguarda l’integrazione di tecnologie specificamente progettate per affrontare la minaccia dei droni. Questa scelta riflette l’evoluzione del conflitto moderno, dove sistemi aerei non pilotati rappresentano una sfida crescente per i sistemi di difesa tradizionali.
La decisione di puntare su capacità anti-drone evidenzia come la Nato abbia identificato in questo settore una delle principali vulnerabilità da colmare. I droni russi che hanno violato lo spazio aereo polacco rappresentano infatti solo la punta dell’iceberg di una strategia più ampia che Mosca sta dispiegando lungo tutto il confine orientale dell’Alleanza.
“Eastern Sentry” rappresenta così non solo una risposta tattica alle recenti provocazioni, ma anche un adeguamento strategico alle nuove forme di minaccia asimmetrica. Un segnale che l’Alleanza atlantica non intende limitarsi a reagire agli episodi, ma vuole anticipare l’evoluzione delle tattiche russe.
La simultanea attivazione di questa operazione con l’annuncio pubblico dimostra la determinazione Nato a non lasciare spazio a interpretazioni: ogni violazione dello spazio aereo alleato avrà conseguenze immediate e proporzionate.
