Gorizia, crollano case dopo una frana: 32enne muore per salvare l’anziana vicina
Gorizia, crollano case dopo una frana: 32enne muore per salvare l’anziana vicina
La frana causata da 300 millimetri di pioggia ha distrutto tre case a Cormons (Gorizia) il 17 novembre, confermando un morto e lasciando una persona dispersa mentre l’Italia centrale e settentrionale affronta il maltempo.
Il maltempo ha messo in ginocchio il Friuli-Venezia Giulia, dove una colata di fango ha travolto e fatto crollare tre abitazioni a Brazzano di Cormons, in provincia di Gorizia. Il tragico bilancio, aggravato da circa 300 millimetri di pioggia caduti nella zona durante la notte, conta un decesso confermato e un’anziana ancora dispersa. L’uomo che ha perso la vita è Quirin Kuhnert, 32 anni, cittadino tedesco residente in Friuli, trovato morto nel tardo pomeriggio dopo essere corso in soccorso della sua vicina, Guerrina Skocaj, 83 anni, la quale risulta al momento ancora sotto i detriti scesi dal colle di San Giorgio. I Vigili del Fuoco hanno estratto una persona viva dalle macerie, mentre le operazioni di ricerca per l’anziana dispersa proseguono incessantemente.
Le forze istituzionali valutano lo stato d’emergenza
La situazione di “estrema gravità” ha portato a un’immediata reazione istituzionale. La premier Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, per essere aggiornata sull’evoluzione degli eventi e ha espresso vicinanza alle comunità colpite, ringraziando i soccorritori. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha garantito che il Governo è “allertato” e ha confermato: “Sono in contatto con il ministro Musumeci che mi ha confermato la disponibilità a valutare lo stato d’emergenza non appena la Regione ne farà richiesta”. Il sottosegretario agli Interni ha già mobilitato i Vigili del Fuoco, in supporto alle squadre locali impegnate sul campo.
Centinaia di soccorsi e danni alla Linea Gotica
L’ondata di maltempo si estende oltre il goriziano, con violenti temporali, esondazioni e altre frane che hanno colpito anche la provincia di Udine e l’Italia centro-settentrionale. A Romans d’Isonzo, l’esondazione del fiume Torre ha costretto circa 300 persone a essere assistite, con diversi residenti tratti in salvo dai tetti delle abitazioni grazie all’intervento di natanti leggeri ed elicotteri dei Vigili del Fuoco. Nella notte, anche a Genova un muro è crollato, e un albero ha bloccato la linea ferroviaria tra Borzoli e Acquasanta, causando ritardi fino a 90 minuti sui convogli. In Toscana, a Capannoli (Pisa), un fulmine ha colpito e fatto crollare la cupola dell’Abbazia di San Bartolomeo alle 10.55 di stamattina, a riprova della violenza degli eventi meteorologici che stanno interessando l’intera penisola.
Chef stellata sotto il fango: “Tuttosott’acqua”
Tra le realtà economiche più colpite figura il noto ristorante stellato “L’Argine a Vencò” a Dolegna del Collio, gestito dalla chef Antonia Klugmann, 46 anni. Il locale, già danneggiato dall’esondazione dello Judrio, è stato completamente sommerso: “Siamo sott’acqua da stanotte,” ha scritto la chef sui social media, aggiungendo che frighi e celle sono spenti e le stanze “completamente rovinate”. Il fango ha invaso in pochi minuti la sala e la cucina, sorprendendo i clienti che erano ancora seduti a tavola. L’emergenza maltempo prevede un’allerta arancione su parte del Friuli e gialla su 11 altre regioni per la giornata di domani, a indicare che l’emergenza idrogeologica non è ancora terminata.
