Tumore, Rosanna Banfi di nuovo in sala operatoria dopo 16 anni: “È andata, questa volta ha scelto un’altra stanza”

Immagini pubblica da Rosanna Banfi dall’ospedale – Instagram

Rosanna Banfi, attrice 62enne e figlia di Lino Banfi, ha annunciato ieri su Instagram di essere stata operata per un secondo tumore, 16 anni dopo l’intervento al seno del 2009, senza specificare la localizzazione della nuova neoplasia ma comunicando l’esito positivo dell’operazione con un messaggio di speranza. “Dopo 16 anni ‘l’ospite’, assolutamente non invitato, si è ripresentato alla mia porta. Questa volta ha scelto un’altra stanza della ‘mia’ casa. L’abbiamo cacciato a calci nel culo. Tutto qua”.

Con queste parole, pubblicate sul proprio profilo Instagram, Rosanna Banfi ha reso nota la diagnosi e il successivo intervento chirurgico. Nelle storie del social network l’attrice ha condiviso anche una fotografia che la ritrae sorridente, in pigiama ospedaliero, accompagnata dalla scritta “È andata”. La comunicazione, volutamente sintetica, non fornisce dettagli clinici sulla tipologia o sulla sede del tumore, limitandosi a confermare che la malattia ha interessato una parte del corpo diversa rispetto al 2009.

La prima battaglia contro il cancro risale a quell’anno, quando Banfi fu sottoposta a due interventi chirurgici per un tumore al seno, il 18 e il 25 febbraio. Da allora l’attrice ha fatto della prevenzione oncologica una missione personale, partecipando a campagne di sensibilizzazione e condividendo pubblicamente la propria esperienza per incoraggiare controlli regolari e diagnosi precoci. Nel febbraio 2024, in occasione del quindicesimo anniversario della prima operazione, aveva pubblicato un lungo post di ringraziamento alla medicina e ai professionisti sanitari, sottolineando l’importanza di affidarsi esclusivamente a percorsi terapeutici scientificamente validati.

L’appello contro le terapie alternative e il ringraziamento alla ricerca

Nel messaggio dello scorso febbraio Banfi aveva espresso gratitudine per i “15 anni in più” conquistati grazie alle cure mediche, denunciando al contempo la pericolosità delle cosiddette terapie alternative. “Ogni tanto sento ancora parlare di ‘santoni’ e santi che guariscono. Non è vero, fidatevi e affidatevi ai medici”, aveva scritto, ribadendo che le terapie complementari come yoga o fitoterapia possono affiancare, ma mai sostituire, i protocolli oncologici standard. L’attrice aveva inoltre evidenziato i progressi della ricerca scientifica, sottolineando come le terapie siano diventate più tollerabili e come la diagnosi precoce consenta guarigioni complete senza conseguenze invalidanti.

Il tono del nuovo annuncio, pur nella gravità della situazione, mantiene la stessa determinazione e lo stesso pragmatismo che hanno caratterizzato il percorso pubblico di Banfi negli ultimi 16 anni. L’uso di metafore domestiche per descrivere la malattia e l’esito dell’intervento riflette un approccio comunicativo diretto, privo di vittimismo, volto a normalizzare il dialogo sul cancro e a trasmettere un messaggio di resilienza. La scelta di condividere l’esperienza sui social network si inserisce in una strategia di sensibilizzazione che l’attrice porta avanti dal 2009, contribuendo ad abbattere lo stigma ancora associato alle patologie oncologiche.

Il sostegno dei familiari e il messaggio di speranza ai pazienti

Rosanna Banfi, nata a Milano e attiva nel cinema e in televisione da decenni, è figlia del celebre attore Lino Banfi, con cui ha condiviso il set in diverse produzioni. Nel corso degli anni la famiglia ha sempre mantenuto un profilo riservato sulla vicenda sanitaria, lasciando all’attrice la libertà di gestire la comunicazione pubblica secondo i propri tempi e modalità. Il padre, 88 anni, non ha ancora rilasciato dichiarazioni sul nuovo intervento della figlia.

L’esperienza di Banfi si inserisce in un quadro epidemiologico che vede in Italia circa 390.000 nuove diagnosi di tumore all’anno, secondo i dati dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). La possibilità di recidive o di secondi tumori primari, anche a distanza di molti anni, rende essenziale il follow-up oncologico prolungato e i controlli periodici, come l’attrice ha sempre sottolineato nei propri interventi pubblici. Il messaggio finale del post, volutamente laconico – “Tutto qua” – racchiude una filosofia di accettazione attiva della malattia, lontana tanto dalla negazione quanto dalla rassegnazione, e rappresenta un modello di comunicazione che può offrire conforto ad altri pazienti oncologici.