Il parlamento siciliano accelera sulla Finanziaria 2026: via libera in commissione, l’Aula voterà a partire dal 9 dicembre

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La Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana ha approvato giovedì 4 dicembre 2025 la legge di stabilità 2026-2028 con 40 articoli in più rispetto al ddl originario, dopo l’abbandono dei lavori da parte di Pd e M5s in segno di protesta.

Finanziaria approvata in commissione, opposizioni fuori dall’aula

Il testo della manovra economica regionale, ora composto da oltre 120 articoli, ha ottenuto il via libera dai deputati di maggioranza nella Commissione Bilancio dell’Ars nelle prime ore del pomeriggio del 4 dicembre. Presenti i gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia e parte di Sud chiama Nord, che si è astenuto. Mentre Pd e Movimento 5 Stelle hanno abbandonato i lavori già mercoledì, denunciando una gestione frettolosa e opaca del percorso emendativo. Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha definito il documento “qualitativamente ineccepibile” e ha espresso fiducia su un iter spedito in Aula, dove il testo approderà martedì 9 dicembre. L’obiettivo dichiarato dalla maggioranza è evitare il ricorso ai dodicesimi, che paralizzerebbero la spesa pubblica regionale dopo il 31 dicembre.

Parchi archeologici e porto di Giardini Naxos al centro delle modifiche

Tra le novità emendative più rilevanti, spicca l’emendamento sui Parchi Archeologici voluto da Fratelli d’Italia e accolto anche da Sud chiama Nord. L’intervento rivede radicalmente una precedente proposta dello stesso Sud chiama Nord, ritenuta dai conservatori lesiva dell’autonomia gestionale dei parchi, in particolare per il Parco di Naxos-Taormina. La versione definitiva, condivisa da più gruppi, introduce un meccanismo di solidarietà tra parchi ricchi e meno finanziati, finanzia la ristrutturazione del Castello di Schisò e avvia la progettazione del Porto turistico di Giardini Naxos. “L’accordo interassessorile previsto dall’articolo 15 della legge 241/1990 garantirà tempi rapidi”, ha dichiarato il capogruppo FdI all’Ars, Giorgio Assenza, auspicando l’appalto dei lavori entro la fine della legislatura.

Accessibilità portuale, la Sicilia punta a fare scuola

Un altro emendamento di rilievo è quello proposto da Noi Moderati per garantire l’accessibilità universale nei porti siciliani. La deputata Marianna Caronia ha ottenuto l’ok per stanziare 10 milioni di euro nel biennio 2026-2027 a favore di interventi urgenti: percorsi tattili, servizi igienici accessibili, golf-car, desk informativi e un sistema di prenotazione digitale per l’assistenza personalizzata. L’iniziativa punta a coprire un vuoto normativo in un sistema portuale che, secondo i dati citati da Caronia, movimenta “decine di milioni di passeggeri l’anno”. La norma, che coinvolge anche le Capitanerie di porto e l’Autorità di sistema portuale della Sicilia, mira a fare della regione un modello nazionale in materia di diritti delle persone con disabilità.

Manovra espansiva, ma tensioni in vista dell’Aula

Il deputato di Forza Italia Marco Intravaia ha definito la manovra “economicamente espansiva e orientata a emergenza e sviluppo”, arricchita da “iniziative parlamentari che ne corroborano lo spirito”. Nonostante la maggioranza si dica compatta, le opposizioni annunciano battaglia: Pd e M5s promettono una “pioggia di emendamenti” a partire da martedì in Sala d’Ercole. Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord, pur auspicando un testo “migliorato e non stravolto”, ha ribadito l’urgenza di approvare la legge entro Natale per evitare il blocco amministrativo. “Approvare a fine aprile non è responsabilità, è attaccamento alla poltrona”, ha ammonito, richiamando errori del passato. Il testo dovrà ora superare il controllo di legittimità prima dell’approdo in Aula.