Saldi invernali 2026, scatta la corsa agli affari: cosa sapere prima di entrare in negozio

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Con la fine delle festività natalizie e l’inizio del nuovo anno, scatta la febbre da saldi invernali 2026: un rituale irrinunciabile per chi adora fare shopping in modo furbo. L’obiettivo è chiaro: entrare nei negozi per dare, idealmente, solo un’occhiata e uscirne con i must-have che daranno grande soddisfazione nei prossimi look. Ma come orientarsi tra date di inizio, regole in materia di cambi e resi, modalità di pagamento? Ogni informazione è fondamentale per arrivare preparati al fatidico via.

C’è una regola che non va mai in saldo: la trasparenza. Il Codice del Consumo stabilisce che è necessario indicare sempre il prezzo originario, quello effettivamente scontato e il ribasso calcolato sul prezzo più basso applicato nei trenta giorni precedenti ai saldi. È scorretto gonfiare le cifre all’ultimo minuto per rendere l’offerta più appetibile. La normativa mette un freno anche alla creatività eccessiva del marketing, vietando pubblicità ingannevoli e comunicazioni non chiare. Una tutela essenziale per chi compra.

Cambi e sostituzioni

Dura lex sed lex: durante i saldi, il cambio non è sempre un diritto automatico. In altre parole, se la taglia non è giusta o il colore a casa non convince più, il negoziante non è obbligato ad accettare la sostituzione. Molto dipende dalla politica commerciale del singolo punto vendita: c’è chi concede il cambio per fidelizzare, chi lo limita a pochi giorni e chi lo esclude del tutto sugli articoli scontati. L’unico caso in cui il cambio diventa obbligatorio è quello del capo difettoso o non conforme. Qui la legge parla chiaro: il consumatore ha diritto a sostituzione, riparazione o rimborso. Morale? Prima di passare alla cassa, meglio domandare. Chi domanda non sbaglia.

Stesso discorso, o quasi, per i resi. Nei negozi fisici non esiste un obbligo di accettare il reso di un articolo acquistato in saldo se questo non presenta difetti. Quando e se il reso viene concesso, spesso non si traduce in un rimborso immediato, ma in un buono spesa da utilizzare entro una certa data. Una pratica legittima, ma da conoscere prima. L’arte dei resi è una strategia raffinata: dai negozi fast fashion alle boutique di lusso, passando per vintage e marketplace digitali, si impara a restituire con furbizia, avendo a cuore tempo, soldi e sostenibilità. Ma soprattutto: solo quando occorre.

Pagamenti elettronici obbligatori

Sì, anche ai saldi, il pagamento elettronico deve essere accettato. Carte di credito, bancomat, contactless e pagamenti digitali fanno ormai parte della normalità e il POS non è opzionale. Il contante resta una possibilità, ma non può essere l’unica. Un dettaglio non da poco, soprattutto durante i saldi, quando il flusso di acquisti è intenso e la trasparenza nei pagamenti è una tutela in più per chi compra. La norma vale per tutti i commercianti, senza eccezioni.

Il calendario completo

Nella maggior parte d’Italia i saldi invernali 2026 iniziano sabato 3 gennaio, con alcune eccezioni legate alle autonomie locali. La durata varia, ma nella maggior parte dei casi si estende fino a fine febbraio o inizio marzo.

Si parte dalla Valle d’Aosta, che inaugura la stagione già il 2 gennaio e chiude il 31 marzo. Il giorno dopo, sabato 3 gennaio, tocca alla stragrande maggioranza delle regioni: Abruzzo (fino al 3 marzo), Basilicata (fino al primo marzo), Calabria (fino al 4 marzo), Campania (fino al 3 marzo), Emilia-Romagna (fino al 3 marzo), Friuli Venezia Giulia (fino al 31 marzo), Lazio (fino al 15 febbraio), Lombardia (fino al 4 marzo), Piemonte (fino al 28 febbraio), Sicilia (fino al 15 marzo), Toscana (fino al 3 marzo) e Veneto (fino al 28 febbraio).

Domenica 4 gennaio è la volta di Marche (fino al primo marzo), Molise (fino al 4 marzo), Puglia (fino al 28 febbraio), Sardegna (fino al 4 marzo) e Umbria (fino al 4 marzo). La Liguria apre lunedì 5 gennaio e chiude il 18 febbraio. Chiudono la fila le province autonome di Trento e Bolzano, che partiranno giovedì 8 gennaio per concludere il 5 febbraio. Un mosaico di date che richiede attenzione, ma anche l’occasione perfetta per pianificare la caccia all’affare.