Cultura e Spettacolo

Addio a Sandro Giacobbe, il cantautore che ha fatto innamorare l’Italia

È scomparso a 75 anni Sandro Giacobbe, voce simbolo della musica italiana tra gli anni ’70 e ’80, che da oltre un decennio lottava contro un tumore. Il cantautore è morto nella sua casa di Cogorno, nel Levante ligure. Autore di successi immortali come “Signora mia” e “Gli occhi di tua madre”, Giacobbe lascia un’eredità di melodie romantiche che hanno accompagnato intere generazioni. A confermare la notizia una fonte vicina alla famiglia, che piange la perdita di un artista che ha unito musica ed emozioni con rara intensità.

Un successo senza tempo nelle hit parade

Nato nel cuore del panorama musicale italiano, Sandro Giacobbe aveva costruito la sua carriera emozionando il pubblico con brani che hanno dominato le classifiche italiane e internazionali. “Signora mia” rimane una delle sue canzoni più celebri, inserita anche nella colonna sonora del film Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974) di Lina Wertmüller. Altro capolavoro è stato “Gli occhi di tua madre”, terza classificata al Festival di Sanremo 1976. A queste si aggiungono “Sarà la nostalgia”, “Il giardino proibito” e “Portami a ballare” — tutti pezzi che hanno fatto da colonna sonora a momenti indimenticabili per milioni di ascoltatori.

Il coraggio di una lunga battaglia contro il tumore

Negli ultimi dieci anni, Giacobbe aveva affrontato con forza e dignità una dura malattia: un carcinoma alla prostata seguito da un meningioma, tumore che lo aveva costretto anche a una delicata operazione. Le anomalie erano peggiorate fino a impedirgli di camminare, come raccontato dallo stesso cantautore in alcune interviste recenti. “Ho avuto un problema all’anca, il femore rischiando una frattura, per questo sono bloccato in casa”, spiegava. Nonostante la chemioterapia l’avesse privata dei capelli, indossava con ironia la sua parrucca “Teresa” e usava la “Ferrari”, come chiamava la sua carrozzina.

Ricordi e affetti: la famiglia ei legami più profondi

Sandro Giacobbe lascia la moglie Marina Peroni, sua ex corista e più giovane di lui, i figli Andrea e Alessandro, e due nipotini. Con il figlio Andrea, nato da un precedente matrimonio, aveva scritto “Lettera al gigante” dopo che anche il ragazzo aveva combattuto un tumore da bambino. Nel 2019 aveva dedicato “Solo un bacio” ai figli delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova, un gesto che testimonia il suo impegno e la sensibilità verso il dolore altrui.

La camera ardente sarà allestita lunedì nella Cappella Maggiore del seminario vescovile in piazza Nostra Signora dell’Orto a Chiavari, con apertura dalle 10 alle 17 e poi il 9 dicembre dalle 9 alle 12. I funerali si terranno martedì 9 dicembre alle 15 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, luogo scelto come simbolo di un ultimo omaggio a un artista che ha lasciato il segno.

Una vita anche fuori dal palco, tra calcio e passione

Prima di consacrarsi alla musica, Giacobbe aveva coltivato la passione per il calcio, giocando nelle leghe minori locali e diventando in seguito allenatore della Nazionale cantanti. Una curiosità che arricchisce il ritratto di un uomo dal talento poliedrico. Nel 2015, anno della diagnosi, il cantautore raccontava con lucidità il momento in cui gli fu comunicata la malattia: “Stavo per partire per una vacanza a Punta Cana, ho scelto di partire comunque, con un pizzico di incoscienza”. Solo in seguito, superato lo scetticismo, accettò la chemioterapia per potere restare più a lungo con i suoi cari. “Le cose che sembrano stupide, oggi sono le più importanti”, confessava, sottolineando il valore di piccoli gesti quotidiani. Il ricordo della sua voce e del sorriso impresso sul volto rimarrà vivo negli appassionati di musica e in chiunque abbia amato la poesia semplice e profonda delle sue canzoni.

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Redazione