Cronaca

Aiutò migrante incinta, guida alpina rischia il carcere

Un volontario francese, guida alpina, che aiutava una migrante incinta a raggiungere l’ospedale per il parto, rischia fino a cinque anni di carcere. Lo denuncia l’associazione umanitaria ‘Tous migrants’. L’uomo sarebbe indagato per violazione delle leggi francesi sull’immigrazione. L’episodio e’ successo sabato 10 marzo, a Montgenevre, il primo comune transalpino dopo il confine con l’Italia, in alta Valle di Susa. La donna, con il marito e due figli piccoli, di 2 e 4 anni, stava tentando di arrivare in Francia su un sentiero semisommerso dalle abbondanti nevicate, a quasi 2.000 metri di quota. La guida alpina, accortosi delle condizioni della migrante, al nono mese di gravidanza, l’ha soccorsa e caricata sulla sua auto, dirigendosi verso l’ospedale piu’ vicino, nella cittadina di Briancon, ma e’ stato fermato dalla polizia francese. “Nonostante le grida di dolore e le contrazioni della donna – sostiene ‘Tous Migrants’ – il veicolo e’ stato tenuto fermo per piu’ di un’ora, un’ora di angoscia e sofferenza. E infine la donna e’ stata trasportata in ospedale dai pompieri, dove i medici l’hanno fatta partorire con il taglio cesareo”.

Per l’associazione umanitaria francese si tratta di “un nuovo episodio di politica anti-immigrazione, e’ l’ultima goccia che va traboccare il vaso della nostra coscienza cittadina. Viene ignorata – prosegue ‘Tous migrants’ – la mobilitazione esemplare di centinaia di volontari, nella zona di Briancon, come altrove, per provare a offrire un aiuto dignitoso e umano agli esuli che arrivano ogni giorno sul nostro territorio, superando i fallimenti degli Stati ai loro obblighi”. I sentieri innevati della Valle di Susa sono tra le ‘strade della disperazione’ dei profughi che cercano di raggiungere la Francia valicando le Alpi, dove quest’anno le nevicate sono state eccezionali. I migranti e chi li aiuta – e’ l’accusa dell’associazione francese – si scontra con “una disumana politica anti-migratoria che priva gli agenti della Polizia francese e le altre forze dell’ordine di qualsiasi facolta’ di discernimento e ci fa affondare in una indicibile disumanita’”.

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